In attesa di Mattarella, l’UE bacchetta il nuovo governo !

Dopo aver fatto il nome di Giuseppe Conte come prossimo premier targato Lega e M5S, i due leader Salvini e Di Maio, attendono dal presidente Mattarella l’esito positivo che non dovrebbe portare ad ulteriori passi indietro in questo lungo percorso di attesa, quindi nel breve tempo, arrivare a far quadrare il tutto con ripercussioni a mezzo stampa e social che certamente non mancano, specialmente da chi guarda il “film” dall’altra parte della barricata.

Il nome di Conte è sconosciuto dalla gran parte degli italiani,un professore di legge, con un lungo curriculum di 18 pagine ma senza alcune esperienza politica, visto che si affaccia per la prima volta in politica ma, quindi a tale posizione già rivendica il fatto che si ha un altro governo che di tecnico prometter di avere ben poco. Un novizio che viene guardato e valutato anche dagli occhi esteri ed esattamente dai vertici delle commissioni europee, con un handicap di non avere quella esperienza di accademico di alto profilo. Su questo, deve essere anche valutato il giudizio del Presidente Mattarella che, a voce di chi conosce il capo dello Stato, sta valutando seriamente tale fatto e profilo prima di dare il giudizio finale, prendendosi questa settimana per decidere il da farsi.

In attesa del tutto, i vertici europei si intrufolano sulla composizione del nuovo governo e iniziano a storcere il naso su un’alleanza che è tutto un bel vedere, specialmente in una situazione in cui l’Italia è, e rimane con una crisi economica abbastanza seria. I membri della Commissione europea hanno già tirato le orecchie al governo italiano sulla recente situazione finanziaria e dopo settimane di avvertimenti, e raccomandazioni che la Commissione dovrebbe adottare, si rischia di trasformarsi in un primo vero scontro tra il nuovo governo e l’Unione Europea. Il vice-presidente della Commissione responsabile per l’euro, , la scorsa settimana ha anticipato quali dovrebbero essere i principali messaggi allarmanti con un debito al 130% di Pil, che rappresenta “un fattore di rischio e un freno all’economia”.

Arrivano anche i moniti d Francia e Germania, che mettono in atto che giocare con il fuoco può essere pericoloso per un nuovo governo che non ha esperienza in tal senso ma, tale avvertimento respinto sia da Matteo Salvini , “Weber pensi alla Germania, che al bene degli italiani ci pensiamo noi”, sia dai Cinque Stelle che parlano di interferenza democratica e accusano l’esponente popolare di ‘calpestare il voto del 4 marzo’.

Antonio David – ForestaliNews

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