I Wu Ming, teste d’ariete del mondialismo paraculturale

I Wu Ming, teste d’ariete del mondialismo paraculturale, sostengono in sostanza che il sottoscritto non ha mai letto Carlo Marx. Non so cosa abbiano letto e studiato costoro. Mi limito a ricordare che di Marx ho tradotto e commentato almeno 6 opere per Bompiani. Su Marx ho scritto almeno 20 articoli scientifici e almeno 5 monografie. Ad maiora.


«Solo in quanto io posso considerare questo stato come mezzo per il raggiungimento di uno stato migliore, come punto di passaggio a uno stato più alto e più perfetto, esso acquista un valore per me; io lo posso sopportare, rispettare, e realizzare lietamente in esso ciò che mi spetta, non per questo stato stesso ma nella speranza di un meglio che esso prepara». (J. G. Fichte, La destinazione dell’uomo)

fonte diegofusaro.com