Genova: gli sfollati, vogliamo rientrare in casa per prendere le medicine; Salvini: presto nuove case

Gruppi di sfollati hanno chiesto di poter rientrare nelle abitazioni abbandonate per prendere medicine destinate soprattutto alle persone anziane e effetti personali ma per motivi di sicurezza nessuno potrà rientrare nel proprio appartamento, soprattutto se si trova sotto il moncone del ponte.

“Mio suocero – ha detto una donna – ha necessità di medicine che sono difficili da reperire soprattutto in questo periodo festivo. E’ anziano e con gravi problemi di salute e le sue medicine sono rimaste in casa”. Sono proprio i vigili del fuoco che entrano nelle case a rischio crollo per prendere medicinali e materiali urgenti mentre nelle case non a rischio diretto di crollo accompagnano i cittadini a ritirare gi effetti personali. Gli sfollati sono costantemente seguiti sia dalla protezione civile che dai vigili del fuoco con un impegno straordinario.

Il numero degli sfollati secondo fonti del governo è salito a 664 unità, per 331 nuclei familiari. Il vicepremier Salvini ha fatto sapere che “le case sotto il ponte saranno abbattute, l’incombenza di quel moncone di ponte è incompatibile con la presenza umana”, ma “entro la fine di quest’anno ridaremo una casa nuova a tutti”. Il ministro ha anche ribadito che “c’è in corso un enorme lavoro tra Comune, Regione e governo per studiare una viabilità alternativa in vista dei rientri. Genova deve avere il diritto di vivere come e più di prima”. Anche il premier Conte ha sottolineato che “non ci dimenticheremo degli sfollati”.

Fonte ansa .it