Vussia: soddisfazione ma anche preoccupazioni per l’accordo su aeroporto di Comiso

Il comitato dei Viaggiatori e Utenti del Sud Sicilia ha appreso dalla stampa gli esiti dell’assemblea della società di gestione dell’aeroporto di Comiso ed ha espresso soddisfazione per l’accordo tra comune e rappresentanti della società in liquidazione Intersac.

“Quando dei partner imprenditoriali, sia pure con fondi quasi interamente pubblici, trovano un’intesa è una buona notizia. Purtroppo, a noi mancano troppi elementi che nessuno al momento ci ha fornito, nonostante una richiesta formale.” Ad affermarlo è Claudio Melchiorre, presidente Vussia.

Secondo il comitato, è infatti curioso che una società che ha consumato il capitale sociale, secondo quanto dichiarato dagli amministratori di Soaco alla giunta della camera di commercio della Sicilia orientale lo scorso settembre, possa resistere alla legge in fatto di dichiarazione della bancarotta. “Se questo atto dovuto di portare i libri in tribunale non è stato fatto, immaginiamo che il capitale sociale sia ancora intatto, oppure che i bilanci della società non corrispondano a quanto dichiarato, oppure che i soci abbiano iniettato nuove risorse, oppure abbiamo capito poco o nulla dell’intera vicenda, ma di questo dubitiamo. Quindi, ci domandiamo come sia possibile, considerato che il socio Intersac è in liquidazione, che Soaco non abbia spiegato come intenda finanziarsi.”

Il Vussia pone anche l’accento sul management. “È curioso che si deleghi allo stesso management, che ha portato l’aeroporto di Comiso a una crisi gravissima, la ripresa dello stesso scalo, sulla base di un piano industriale che non è stato possibile conoscere ma che immaginiamo si basi sugli introiti previsti dal bando delle nuove rotte che, secondo le nostre stime, dovrebbe portare ad un fatturato massimo, nel caso migliore, di un milione di Euro. Come è possibile la soluzione della crisi?”

Ma il Vussia non ha perplessità solo sulle questioni che afferiscono alle difficoltà dell’aeroporto, ma anche circa la composizione del consiglio di amministrazione. “Scorrendo le pagine dei giornali di ieri, abbiamo scoperto che il sig. Giorgio Cappello sarebbe legato strettamente ad un esponente di Confindustria che al momento sarebbe in carcere con varie accuse e che avrebbe un’indagine in corso per mafia. Lo stesso, secondo la stampa, varrebbe per il sistema camerale della Sicilia orientale che, secondo vari articoli di stampa, sarebbe nato a seguito di un commissariamento quanto meno sospetto, secondo varie associazioni d’impresa ragusane, a cura dell’assessore Linda Vancheri, con il governo Crocetta, definita sempre dalla stampa come uno degli elementi cruciali di quello che è stato denominato ‘Sistema Montante’.

Con tutte queste premesse, ha concluso Melchiorre “Siamo felici per l’accordo di collaborazione, ma riteniamo che ci siano ombre pesanti sul futuro di Comiso che finora è stato gestito in modo da arrivare alla sua crisi, forse irreversibile, da soggetti che, a nostro avviso, non garantiscono quei criteri di onorabilità e capacità sufficienti per tirare fuori lo scalo di Comiso dalle sue attuali gravi difficoltà. Noi siamo fiduciosi e attendiamo di ottenere rassicurazioni su tutte queste perplessità, atteso che non ci sono accuse e sentenze passate in giudicato, ma solo dubbi di opportunità.”