Maltempo: torna l’allerta, altri quattro morti

Temporali, vento e ora anche la neve. L’Italia è ancora nella morsa del maltempo. Ed è in arrivo già una nuova perturbazione con rovesci e venti di burrasca su gran parte del Paese. La Protezione civile ha emesso un nuovo avviso, che prevede da domani allerta rossa sul Veneto e arancione su Lombardia, Toscana, Umbria, Lazio e Campania, Abruzzo, Molise e Sicilia.

Intanto si è aggravato il bilancio delle vittime, con altri quattro morti ieri, due in Valle D’Aosta e due in Trentino Alto Adige. A Lillianes (Aosta) sulla strada regionale per Gressoney, un enorme castagno si è abbattuto su un’auto in transito: a bordo due pensionati, di 74 anni, e di 73, che non hanno avuto scampo. Mentre gli occupanti di un altro veicolo raggiunto dai rami sono rimasti illesi. Ad Antermoia, in val Badia, è morto un anziano di 81 anni, cadendo dal tetto di una malga che stava riparando dai danni provocati dalle raffiche di vento dei giorni scorsi. La disgrazia è avvenuta nella stessa zona dove nella notte fra domenica e lunedì era morto il vigile del fuoco volontario.

Nell’ospedale di Bolzano è deceduto l’automobilista rimasto gravemente ferito in un incidente stradale causato dal maltempo a Coldrano di Laces, in val Venosta, nella notte fra lunedì e martedì. Uscito da una galleria, l’uomo – 53 anni – era finito con l’auto contro alcuni alberi abbattuti dal vento e il mezzo su cui viaggiava si era ribaltato. Ed è morto per il maltempo in Lombardia anche l’anziano, di 85 anni, il cui corpo è stato trovato mercoledì pomeriggio tra i rami degli alberi vicino al Chiese: dai primi accertamenti sarebbe scivolato nel corso d’acqua, e poi trascinato dalla corrente del fiume.

L’ondata di maltempo ha imbiancato le montagne della Valle d’Aosta e del Piemonte. Mezzo metro di neve a Cervinia (dove già da sabato ci sarà la riapertura parziale delle piste da sci), meno a Cogne e Courmayeur. In Piemonte i 30 centimetri di neve caduti sulle montagne dell’area metropolitana hanno reso necessari interventi sulle strade provinciali per rimuovere rami caduti. Ancora pioggia in Trentino, dove i danni maggiori si registrano nelle foreste con circa un milione e mezzo di mq di alberi schiantati. E resta molto critica la situazione in Veneto, dove continua l’allarme per i fiumi Brenta e Piave: quasi 16.800 utenze nel bellunese sono senza luce elettrica, in 100 mila nel Polesine sono senza acqua potabile, la rete stradale ha 2000 tratti interrotti e sono un migliaio gli edifici danneggiati.

Il governatore Luca Zaia ha inviato una informativa al premier Giuseppe Conte sui danni subiti dal Veneto e chiede misure per agevolare cittadini, aziende ed enti più colpiti: “ad esempio con la sospensione delle rate dei mutui in essere, di tributi, tasse, imposte e adempimenti fiscali, dei termini di pagamento per le forniture di energia elettrica e gas e di quelli per i contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi; nonché con la possibilità di derogare all’obbligo di pagamento dell’ecotassa sui rifiuti”. A Genova oggi è tornato il sole, ma resta ancora isolata Portofino (il sentiero aperto ieri sul monte è stato chiuso per ragioni di sicurezza) e senza gas.

E a Rapallo è ora a rischio inquinamento per gli yacht affondati o sbattuti sugli scogli dalla violenta mareggiata dei giorni scorsi. Mentre una frana minaccia la passeggiata di Monterosso alle Cinque Terre. “I danni al sistema Liguria credo che ammontino a più di 100 milioni di euro”, ha detto il governatore Giovanni Toti. Disagi per il maltempo anche al Sud. A Palermo auto bloccate nei sottopassi e in alcune strade dove l’acqua ha raggiunto oltre mezzo metro di altezza. Mentre a Procida un aliscafo è finito contro la banchina, sembra per un improvviso forte colpo di vento: nessuno è rimasto ferito. Pioggia incessante anche a Roma, dove sono state chiuse alcune stazioni della metro.

 

fonte ansa