Mariella Lo Bello e Maria Grazia Brandara: tra elezioni fallite ed inchieste giudiziarie. Qual è la differenza tra Crocetta e Musumeci?

Sembra un secolo fa, ma è passato solo un anno. Alcune immagini, a distanza di tempo, assumono una fisionomia ed un significato diverso e diventano rivelatrici dell’ennesimo tradimento delle speranze di riscatto della Sicilia. Ci riferiamo per intenderci all’era Crocetta,

ma anche all’attuale Governo Regionale. Per ricostruire delle semplici verità basta far parlare alcune significative foto, basta riavvolgere il nastro della storia, dell’ennesima storia sbagliata, per accorgerci di quanto sono state ridicole certe prese in giro da parte di alcuni ‘turisti’ della politica siciliana. Si tratta di gente che ha usato le Istituzioni per fare i giramondo e per divertirsi a spese dei Siciliani. Come dimenticare i volti, gli incontri ‘internazionali’ e le promesse mirabolanti di due ‘sfaccendate’ e sfacciate protagoniste della scena politica siciliana, quali l’ex assessore regionale al Territorio Ambiente prima ed alle Attività Produttive dopo, e già vice presidente della Regione, Mariella Lo Bello e la sua intima amica Maria Grazia Brandara,

commissaria regionale di tutto un po’. Quest’ultima, peraltro, dirige ancora, malgrado sia pesantemente indagata in più filoni d’inchiesta, lo IAS di Priolo, ossia la società che fa capo alla Regione che gestisce il più grande depuratore d’Europa. Le indagini nissene riguardano ovviamente anche Mariella, la sua anima gemella. Facevano infatti tutto quanto assieme, compresi i presunti reati di associazione a delinquere che vengono loro imputati. Chi ricorda più, ad esempio, una davvero ridicola presa per i fondelli, risalente a gennaio del 2017? Resta memorabile, da scrivere negli annali, la sola che tentarono di rifilarci riguardante la risibile storiella di una presunta holding indiana, rappresentata da uno sconosciuto imprenditore, tale Mahesh Panchavaktra,

che prometteva di investire 300 milioni nell’area industriale della Piana del Mela, nel Messinese, per costruire un aeroporto transcontinentale. Fu l’allora commissario del’Irsap, Maria Grazia Brandara a dichiarare “Mi farò promotrice di un incontro con i vertici di governo per accelerare il processo nell’ottica di un’opportunità di sviluppo per la Sicilia”. Tutto qui direte? Assolutamente No! Le due ex donne di potere (e che potere!), sempre nel corso di quel mese e di quell’anno, accompagnano il loro illustre ospite ad Agrigento. Ci riferiamo ovviamente sempre al fantomatico e famigerato imprenditore indiano Panchavbaktra.

Altro giro, altra corsa, altra gita, altro fumo negli occhi! Il teatro delle operazioni stavolta è la Valle dei Templi.

Si parla ovviamente di altri progetti e di altre idee per ulteriori investimenti di altre centinaia e centinaia di milioni di euro… .

Se qualcuno vuol sapere che fine ha fatto l’indiano della Lo Bello e della Brandara, basta rivolgersi alla trasmissione televisiva della RAI ‘Chi l’ha visto’ ! C’è qualcuno che si ricorda inoltre della loro gita ad Oslo, quella risalente a novembre del 2017, quando la Brandara era commissario straordinario a Licata? Si è forse trattato allora di una gita di consolazione, dopo il loro personale cocente insuccesso elettorale alle elezioni regionali del 2017.Eppure, a dire il vero, anche se un po’ angosciate per la loro irrimediabile sconfitta politica, in quella circostanza quelle che ai più, senza offesa, sembravano più che donne delle Istituzioni delle patetiche ‘starlette’ della Regione Sicilia, riuscirono a strappare ugualmente dei titoloni di giornali a caratteri cubitali, quali ad esempio: “Pieno successo della visita a Oslo del Commissario Straordinario in sostituzione del sindaco di Licata, Maria Grazia Brandara, accompagnata da Maria Lo Bello, già Vice Presidente della Regione Siciliana”.Cosa ci azzeccava il gemellaggio tra la glaciale Oslo e la caldissima Licata allora la Brandara provò a spiegarlo. Per la verità non abbiamo afferrato bene il senso del suo ragionamento. C’è da capirle, le due donne in quel momento erano davvero afflitte, dovevano ancora smaltire i postumi del loro ‘lutto elettorale’. Si erano infatti spese a più non posso, a fianco dell’ex rettore di Palermo, il ‘compianto’ (politicamente parlando), candidato alla presidenza della Regione, il rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari. Delle due, la candidata era Mariella Lo Bello. Ma la sua amica Maria Grazia non ha badato a spese (anche a carico dei cittadini di Licata),mettendole a disposizione, ad esempio, nella sua qualità di commissario straordinario (ma davvero straordinario!) del comune, tutto quanto era nelle sue possibilità: teatri, vigili in alta uniforme, visite istituzionali guidate, nonché delle tradizionali tavolate a base di pesce. Dall’alto del suo scranno di assessore regionale per le Attività Produttive, nonché di vice presidente della Regione, la Lo Bello era certa di farcela, di essere eletta deputato regionale. Purtroppo per lei il risultato elettorale in tutto il collegio in cui si è presentata, quello di Agrigento, è stato un disastro: ha ottenuto appena appena 1715 voti! E dire che nel corso di tutta la sua campagna elettorale era ovunque accompagnata da due altissimi dirigenti della Regione, uno dei quali, Alessandro Ferrara,a partire dal 15 novembre verrà processato a seguito del procedimento giudiziario denominato Double face, assieme al padre-padrone e ‘dante causa’ della Lo Bello e della Brandara, l’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, attualmente recluso nel carcere Malaspina di Caltanissetta. A seguire come un’ombra, in quella sciagurata ‘scampagnata’ elettorale, le odierne indagate, per associazione a delinquere, corruzione ed altro, Mariella Lo Belloe Maria Grazia Brandara, oltre al già citato ed adesso penalmente imputato alto dirigente regionale, Alessandro Ferrara, c’era anche un altro suo illustre collega, Dario Tornabene, recentemente peraltro promosso ed ulteriormente ‘valorizzato’ dal nuovo presidente della Regione, Nello Musumeci e dal successore della Lo Bello, l’attuale assessore regionale per le Attività Produttive Mimmo Turano. Il Tornabene, uno degli sponsor elettorali per eccellenza di Mariella Lo Bello cioè, guida oggi un settore davvero strategico per la Sicilia, quello che si occupa della spesa dei fondi europei. Praticamente tra Crocetta e Musumeci, non è cambiato nulla, neanche un dirigente. Anzi!