Giorgio Mulè giudicato dall’Ordine dei Giornalisti per i rapporti con Montante

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Il leader di Forza Italia, il giornalista Giorgio Mulè, il 14 gennaio verrà giudicato dall’Ordine dei Giornalisti di Milano per i suoi discutibili rapporti con l’ex presidente di Confindustria, Antonello Montante, oggi in carcere a Caltanissetta e pesantemente sotto processo. Il Mulè, come al solito, nega tutto e continua a smentire, anche delle cose assai evidenti e documentate. In questo caso, malgrado il suo ordine professionale abbia già fissato la data in cui verrà giudicato per il ‘Caso-Montante’, lui imperterrito continua a negare ed a smentire. Tanto, anche se le sue smentite sono false, cosa gli costa continuare a mentire ed a smentire?

Giorgio Mulè, parlamentare nazionale di Forza Italia, ancora una volta ha infatti fatto cilecca nella trasmissione della RAI Report, del 17 dicembre del 2018. Le sue continue smentite e rettifiche, palesemente infondate, sui suoi veri ed autentici, nonché strettissimi rapporti col Montante, sono diventate persino ridicole! Il ‘Caso-Montante’ infatti coinvolge il Mulè sino al collo! E lo coinvolge personalmente, assieme ad un suo stretto parente, reclutato nella gestione di qualche decina di milioni di euro di fondi pubblici, spesi male assieme al Montante, dall’Assessorato Regionale per le Attività Produttive. Si tratta di finanziamenti su cui sta indagando la Procura di Caltanissetta e che sono serviti anche al Mulè per andare in giro per il mondo, a celebrare le eccellenze italiane, assieme al Montante. Anche stavolta il Mulè, che possiamo ribattezzare ‘mister smentita’, torna alla carica sempre in maniera avventata e maldestra, nel tentativo di ‘sarbari la facci’, come si suole dire in Sicilia. In realtà la faccia lui, ad ogni smentita di troppo, nonché basata su presupposti e documenti falsi, continua a perderla! E ciò avviene, purtroppo per lui, dopo avere scritto, qualche settimana fa, che lui non aveva avuto alcun scambio epistolare col capo di alcune associazioni a delinquere, oggi in carcere e sotto processo. In realtà agli atti del processo ‘Double face’, o per meglio dire in un’informativa degli inquirenti sugli equivoci rapporti tra l’attuale detenuto Antonello Montante ed i giornalisti, campeggia il nome dell’ex direttore del settimanale Panorama, Giorgio Mulè. E’stato infatti il berlusconiano di ferro Mulè a premiare il Montante, persino in America, nel 2017, quale eccellenza dell’imprenditoria italiana, mentre l’ex paladino dell’antimafia era da quasi tre anni sotto inchiesta per mafia. Cosa abbondantemente risaputa. Era il Mulè che si era rifiutato, nel 2014, di pubblicare notizie e foto che gli aveva inviato il giornalista nisseno Gianpiero Casagni.

Foto e relativo dossier giornalistico, in cui venivano documentati circostanze e fatti assolutamente veritieri, assai compromettenti e che riguardano gli stretti rapporti tra il Montante ed i capi mafia di Caltanissetta. Quelli che gli hanno spianato la strada dentro ed attorno a Confindustria.

Ma il Mulè in maniera ridicola continua a mentire ed a smentire!

Chissà perché. ..