Caronte & Tourist sempre più padrone in Sicilia

19/12/18 17:44

Caronte&Tourist sempre più padrone in Sicilia

Già titolare dei contratti regionali per Eolie, Ustica ed Egadi (oltre che di più di mezza convenzione ex Siremar), il gruppo acquisisce da Liberty Lines il controllo di TdI concessionaria delle sovvenzioni per Pantelleria e Pelagie

Cossyra è uno dei due mezzi della flotta di Traghetti delle Isole, l’altro è il Lampedusa

La notizia è stata data mediante un’intervista dell’armatore Vincenzo Franza al quotidiano La Sicilia: Caronte&Tourist ha rilevato la quota di controllo (circa il 51%) che Liberty Lines deteneva in Traghetti delle Isole dall’inizio del 2017, appena prima di essere travolta dall’inchiesta Mare Monstrum delle procure di Trapani e Palermo.

Episodio che sembrerebbe all’origine di quest’ultimo passaggio, dato che, sebbene ad oggi nulla si sia concretizzato per la capogruppo, la famiglia Morace, coinvolta nell’inchiesta, sembrerebbe intenzionata ad uscire dal settore. Se la cessione di Traghetti delle Isole – società in attivo (1,4 milioni di utili nel 2017), con qualche problema di vetustà di flotta ma una situazione finanziaria tranquilla e forte dei contratti in essere con la Regione – va quindi in tale direzione, per l’acquirente rappresenta l’ennesima operazione di espansione in Sicilia.

TdI, infatti, è come accennato titolare dei contratti con la Regione per i collegamenti con isole Pelagie e Pantelleria a tutto il dicembre 2020 (circa 57 milioni in cinque anni, a partire dall’aggiudicazione della fine del 2015), mentre Caronte, attraverso l’ormai inglobata Navigazione Generale Italiana, è la controparte dell’ente regionale per i restanti servizi (Egadi, Eolie, Ustica, che valgono circa altrettanto), oltre ad aver ereditato – sotto il cappello di SNS, condiviso proprio con Liberty – la sovvenzione statale di Siremar (oltre 55 milioni di euro annui in tutto fino al 2028) per quel che riguarda i ro-pax (Liberty si occupa dei collegamenti veloci), la parte più consistente.

Alla quindi inevitabile domanda del quotidiano su uno scenario paramonopolistico recentemente evocato anche dall’associazione Consumatori Associati (che si è rivolta alla Commissione Europea a valle di quanto sentenziato dal CGAR) Franza ha però tagliato corto: “Ci sono gare periodiche e regolari, se gli appalti li vinciamo noi vuol dire che siamo l’operatore più qualificato”. Silenzio, come d’abitudine, dall’assessorato regionale preposto.

Nessun dettaglio né da Caronte né (per ora) da documentazione camerale, l’armatore, che ha assunto la presidenza di TdI, lasciando al timone Francesco Fontana e inserendo in cda Edoardo Bonanno (amministratore delegato del ramo Isole Minori, vale a dire l’ex Siremar), è invece tornato sull’ipotesi di investimento in nuovo naviglio, facendo nuovamente riferimento ai fondi stanziati dalla Finanziaria 2016 per il rinnovo delle flotte impegnate nel trasporto pubblico locale marittimo, di cui una settantina di milioni destinata alla Sicilia.

Intanto, quanto a Liberty Lines e alla cosiddetta vertenza Stretto, la compagnia avrebbe preso tempo sulla proposta di RFI di noleggiare due mezzi a scafo armato (con reimpiego di 45 dei 72 marittimi per cui sono state avviate le procedure di licenziamento), nell’auspicio dell’indizione di un nuovo bando statale per il servizio di collegamento veloce fra Messina e Reggio Calabria.

A.M.