Forse c’è speranza. (domanda? Speriamo affermazione)

Alla luce delle dichiarazioni degli ultimi giorni di un grande esponente della Magistratura, come il Dott. Scarpinato, abbiamo sentito in merito l’Avv. Giovanna Angelo che da molto tempo segue udienze e processi che riguardano mafia, depistaggi e falsi pentiti e pubblichiamo un sunto della lunga chiacchierata.

Le ultime dichiarazioni del più importante Magistrato siciliano, Dr. Scarpinato, aprono certamente scenari ed interrogativi a dir poco sconvolgenti. Nessuno ormai ha dubbi sulla doppia matrice omicidiaria delle stragi del 1992. Il Giudice Falcone parlava con assoluta competenza di “menti raffinatissime”. Il Giudice Borsellino denunciava poi nel Consiglio superiore della Magistratura che taluni pentiti non erano altro che strumenti manovrati che con la mafia non avevano nulla a che fare ma che “traditori delle istituzioni” usavano proprio per proteggere la mafia. Sia Falcone che Borsellino sono stati, purtroppo, consegnati alla storia come martiri ed eroi. Avevano osato toccare i santuari intoccabili e neanche nominabili? Verrebbe da chiedersi, ora, se non siano valutazioni di tal fatta quelle che, tra l’altro, inducono il Calcara impunito, a dire indisturbato che i Magistrati ai quali si è rivolto non hanno voluto sentirlo, per quanto, peraltro, abbia dichiarato di essere il responsabile del trasporto dell’esplosivo utilizzato per le stragi, aggiungendo che il traditore del Giudice Borsellino sia stato il Maresciallo Canale, del quale però, per venti anni aveva sempre venerato figura ed opere. In pubblica udienza si lascia andare ad affermazioni azzardate (o sconvolgenti?) che lo vedrebbero “protetto” da “Lo Voi e Natoli”. Non specificando ruoli e competenze! C’è tutta una letteratura del Calcara che purtroppo si presta quale tessera del più grande mosaico delle stragi. Se il Dr. Scarpinato denuncia colpevoli ritardi ed omissioni, se conferma che la mafia ha commesso tante efferatezze quale mano assassina al soldo delle citate menti, non può non destare allarme assieme allo sconvolgimento l’ultima affermazione che vuole ancora una volta indirizzare verso l’accertamento della verità della quale ha assoluta necessità la Giustizia, se lo Stato Italiano oggi può affermare la sua determinazione con l’arresto del famigerato brigatista Battisti, probabilmente le paratie in difesa di tale assassino condannato a quattro ergastoli sono cadute. Il governo Brasiliano non lo ha più protetto, quello Francese lo ha mollato da tempo, quello Boliviano lo ha lasciato etc etc, possiamo ragionevolmente essere certi che quanti, nelle Istituzioni Italiane hanno brigato per così elevate coperture, dormiranno sonni alquanto irrequieti dal momento che quattro pareti di una cella delle patrie galere restringeranno notevolmente gli orizzonti di Battisti che, potrebbe finalmente chiamare i suoi protettori a fargli compagnia. Saranno questi i motivi, pressochè identici nella sostanza, che hanno consentito finora 25 anni di latitanza a Messina Denaro? Ma questa è un altra cronaca imbrattata da menti scellerate. Non possiamo assolutamente non dare spazio alla speranza che Magistrati, dai caratteri cubitali, sappiano finalmente scrivere invece la Storia

Maurizio Franchina

Il Circolaccio