Nel Cara di Mineo la cellula operativa della “Confraternita nigeriana”

La Polizia ha sgominato una banda di spacciatori di cocaina e marijuana che avrebbe operato con metodo mafioso in varie zone d’Italia, e che avrebbero avuto una propria cellula operativa intitolata “Vikings” o “Supreme Vikings confraternity” nel Cara, il Centro accoglienza richiedenti asilo, a Mineo, in provincia di Catania. I provvedimenti, emessi dalla Procura distrettuale antimafia, ipotizzano, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e violenza sessuale aggravata. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Catania, hanno permesso di ricostruire struttura e ruoli del gruppo criminale che ha imposto la propria egemonia sul territorio, opponendosi e scontrandosi con gruppi rivali al fine di assumere e conservare il predominio nell’ambito delle comunità straniere presenti all’interno del Cara di Mineo, alimentando un pesante assoggettamento omertoso. Al mattino di oggi il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, appresa notizia del blitz, ha dichiarato: “E’ mia intenzione chiudere il Cara di Mineo entro quest’anno. Più grossi sono i centri, più facile è che si infiltrino i delinquenti”.