Sentenze pilotate al Cga Arresti e perquisizioni

PALERMO – Le sentenze al Cga sarebbero state pilotato dietro il pagamento di tangenti. Sono in corso, su disposizione del gip di Roma Daniela Caramico D’Auria, misure di arresti domiciliari e perquisizioni per il reati di corruzione in atti giudiziari commessi al Consiglio di Stato e al Consiglio di Giustizia amministrativa della Regione Sicilia.

Uno degli ordini di custodia cautelare riguarda l’ex presidente del Consiglio di giustizia amministrativa siciliano Raffaele Maria De Lipsis, Il filone di inchiesta è lo stesso partito da Messina e che ha già portato all’arresto di quindici persone, tra cui gli avvocati siracusani Piero Amara e Giuseppe Calafiore. Nelle carte veniva fuori il nome di De Lipsis

Gli investigatori della Guardia di finanza hanno setacciato una serie di sentenze fra cui quella che riguardava l’impresa Open Land che a Siracusa ha costruito il centro commerciale Fiera del Sud. La società, a cui il Comune aveva negato la concessione edilizia, avviò un contenzioso che si sarebbe concluso inizialmente a suo favore, secondo l’accusa, grazie all’aiuto di Riccardo Virgilio, ex presidente di una sezione del Consiglio di Stato (pure lui finito nei guai giudiziari l’anno scorso) e De Lipsis. Alla fine con una sentenza di ottemperanza, decisa da altri giudici, era stata accolta la domanda del Comune e revocata la precedente decisione di riconoscere un risarcimento milionario alla società. Si è passati dagli iniziali 50 milioni di euro ad appena 190 mila euro. Solo che nel frattempo il Comune aveva già sborsato quasi tre milioni.

De Lipsis è finito sotto inchiesta anche a Palermo perché avrebbe cercato di esercitare pressioni sul suo successore, Claudio Zucchelli (non indagato), affinché emettesse una sentenza favorevole alla Ustica Lines dell’armatore trapanese Ettore Morace. Il ricorso di Morace ai giudici amministrativi era contro la decisione del Tar che aveva bloccato l’appalto per i collegamenti con le isole minori.

 

fonte livesicilia