La batosta servirà alla Juve per ribaltare il risultato in Champions ?

Analizzando a mente fredda la gara della Juventus in Champions, si rimarcano in linea generale le problematiche che la squadra ha avuto,vive e che vivrà. Se in campionato non ci sono rivali degne di mantenere il passo, in Europa qualche lacuna di merito e le difficoltà si evidenziano. In primis vi è la mancanza di mentalità di una grande squadra che si paventa o si pensa di avere. A questo aggiungiamo il fatto che in questi anni si sono evidenziati i problemi di sempre nonostante la rosa sia stata rinforzata aggiungendo tasselli nuovi, ad un mosaico che si abbellisce ogni anno e, ove la società si sforzi annualmente di costruire una grande squadra.

A questo giustamente deve corrispondere un gioco all’altezza e un tecnico che dia gioco è consapevolezza di essere forti in base a cosa si ha in mano. Allegri nel bene e nel male è questo è, la sua filosofia di gioco può essere ben accetta in campionato, evidenziando però che fuori dalle mura domestiche le cose cambiano, soprattutto quando bisogna metterla dentro e il singolo a volte non può sempre risolvere da solo la gara. Giustamente la squadra deve essere accettata nel bene e nel male anche se perde dopo una serie consecutiva di successi e seppur sia piazzata bene nel suo girone, senza differenza reti come gli anni passati. A questo sacrosanto principio si affianca la reale situazione che negli anni Allegri non ha dato un gioco tale da far divertire e, se qualche volta si sia arrivati a vincere con qualche gol di scarto in più, certamente non è stato per il bel gioco ma per situazioni singole.

Il gioco che i tifosi vogliono vedere, ad oggi non lo si può avere con Allegri anche perché ovunque sia andato ad allenare il tecnico toscano ha limitato le sue squadre a questi tipo di situazioni, quindi se si vuole aggiungere un tassello in più per ottenere qualcosa di diverso si deve per forza maggiore cambiare la guida tecnica. La società che continua a dare fiducia al tecnico, può essere un controsenso a tutto ciò , in quanto l’allenatore si può cullare sui suoi convincimenti e non riuscire mai nell’intento. Il fatto stesso che abbia  messo Cancelo a fine partita per preferire un De Sciglio (non da Juve) e riproporre Dybala in quel ruolo, conferma la sua testardaggine su ciò che non vede o non vuol vedere. Non si può recriminare sulle assenze, proprio perché la rosa è ultra competitiva, quindi se due più due fa quattro , la matematica in panchina deve cambiare…

La batosta è servita ed è stata abbastanza per tutti, quindi ora in prospettiva del ritorno l’assenza di Diego Costa potrebbealleggerire gli animi ma, si ha un Morata che l’ha messo dentro, nonostante sia stato annullato il suo gol, quindi nessun alibi. Bisogna sperare di arrivare senza infortuni in questi 15 giorni di attesa, pur sapendo che la bolgia dei madrileni sarà un ricordo allo Stadium e, seppur i tifosi bianconeri potranno dare lo stesso impeto e sostegno, la situazione deve cambiare in campo. Si può arrivare anche a segnare due gol o tre gol, ma si deve stare attenti a non prenderne, anche perché sperare e lecito ma, non sbagliare deve essere diabolico !!

 

Antonio David