Lo scandalo Ciapi e la condanna del racalmutese Bongiorno: gli hanno sequestrato un milione di euro…

https://palermo.repubblica.it/cronaca/2017/04/04/news/scandalo_ciapi_ridotti_i_risarcimenti_chiesti_ai_burocrati_regionali-162156022/amp/

Oggi vogliamo parlarvi di un signore, un vecchio arnese della politica del paese di Leonardo Sciascia, il burocrate Calogero Bongiorno. È stato uno degli elementi chiave, finiti al centro di una serie di scandali culminati anche con delle pesanti condanne. Anche il Bongiorno è stato condannato, in appello, dalla Corte dei Conti, a risarcire allo Stato più di un milione di euro per delle gravissime truffe ed illegalità, a seguito di un processo riguardante la gestione di parecchie decine di milioni di euro di fondi europei destinati per la formazione professionale. Nonostante la difesa degli avvocati Mario Giudice e Fulvio Ingaglio La Vecchia, al Bongiorno sono stati sequestrati beni per un ammontare di un milione e settemila euro che, per un semplice ex impiegato in una casa di cura, sono una somma molto considerevole.

Oggi questo soggetto, lo ripetiamo, condannato per avere lucrato sui fondi della formazione professionale, rubando di fatto il futuro a migliaia di giovani disoccupati, con un passato (remoto!) di segretario della vecchia Democrazia Cristiana di Racalmuto, sta tentando di mettere su una grande coalizione, o se preferite una vera e propria armata ‘brancaleone’, per tentare di contrastare, alle prossime elezioni comunali del 28 aprile prossimo, l’ex sindaco di Racalmuto Salvatore Petrotto che, da sempre, ha combattuto (attualmente anche in sede giudiziaria, nella qualità di parte civile), sistemi di potere perversi, quali il ‘Sistema Montante’. Si tratta di sistemi simili a quello di cui faceva parte il Bongiorno, le cui finalità truffaldine sono state già ampiamente evidenziate in diverse sedi processuali.

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