Brescia, sulle orme dei veri eroi

La Rete Antimafia di Brescia è una realtà nata dall’esigenza di sensibilizzare la popolazione della provincia lombarda nei confronti di un tema particolarmente importante, ma troppo poco sentito: la mafia.
Inizia a operare nel territorio della provincia di Brescia nel 2010 e si costituisce come associazione di promozione sociale il 23 ottobre del 2013. Lo scopo dell’ associazione “ Rete Antimafia Provincia di Brescia” è quello di promuovere una serie di azioni tali da contrastare l’insediamento, il rafforzamento o la diffusione della criminalità organizzata e della sua cultura sul territorio – in primis quello della Provincia di Brescia – attraverso la sensibilizzazione, la mobilitazione della cittadinanza e il sostegno alle vittime delle organizzazioni criminali stesse.
Nel corso degli anni sono stati promossi numerosi incontri con scuole, associazioni locali e semplici gruppi di cittadini: Giulio Cavalli, Salvatore Borsellino, Tina Montinaro, Angelo Corbo, Giovanni Impastato e altri autorevoli personaggi legati al mondo dell’antimafia sociale hanno contribuito con le loro testimonianze alla sensibilizzazione di studenti e cittadini riguardo al tema.
L’associazione ha inoltre promosso campagne anti-usura e sviluppato un’indagine sulle infiltrazioni mafiose nel territorio bresciano riassunta in un video-documentario dal titolo “Sei sicuro?”. Degno di segnalazione è il progetto educativo nazionale che, nell’intento di promuovere la cultura dell’antimafia sociale e ricordare le vittime di mafia, i sopravvissuti e i testimoni di giustizia, ha indicato un percorso educativo che ha portato a riflessioni profonde.
Il progetto denominato “Sulle orme dei veri Eroi” prevede una prima fase nella quale gli studenti saranno sollecitati e documentati in merito alla conoscenza del fenomeno mafioso. Successivamente, saranno proposti incontri formativi, letture di libri inerenti il tema e la visione di film e documentari. La fase finale del progetto prevede il viaggio d’istruzione in Sicilia nel quale si ripercorrono le orme delle tante vittime di mafia e la partecipazione al corteo commemorativo in memoria di Peppino Impastato. Durante il soggiorno in Sicilia sono previste visite al Museo Falcone Borsellino, la visita ad alcuni beni confiscati e la raccolta di numerose testimonianze a Cinisi, Palermo e Partanna. Il crescente numero di beni confiscati in provincia di Brescia, l’istituzione di una sezione della D.I.A nella stessa città avvenuta a fine 2015 e un sempre preoccupante e crescente sviluppo di indagini e processi che vedono la Lombardia e la provincia di Brescia agli onori di una cronaca giudiziaria ci impongono un sempre maggiori impegno nella sensibilizzazione delle coscienze di cittadini e studenti inconsapevoli di vivere in un territorio ormai di dominio assoluto di cosche criminali molto ben radicate.
Formare cittadini e studenti attivi e consapevoli, oltre che un impegno quotidiano, è diventato un dovere morale e una forma di rispetto per le vittime di mafia, per i sopravvissuti e i testimoni di giustizia che hanno pagato e pagano a caro prezzo le scelte fatte per lasciarci un mondo migliore.

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