74° Sagra del Mandorlo,campagna pubblicitaria e promozionale,ecco le tabelle dei prescelti.Trasparenza e par condicio sono criteri oggettivi ?In questo caso sorgono dei legittimi dubbi che qualcuno dovrà spiegare nelle sedi competenti.

In un momento in cui si cambia nome a tutto,dal Consorzio Universitario,alla Sagra del Mandorlo,una cosa ci appare chiara:le strane coincidenze sull’affidamento della pubblicità ai mezzi di comunicazione per eventi durante tutto l’anno che il 99% delle volte vengono organizzati e finanziati con i soldi pubblici.Nella fattispecie anche per la Sagra del 2019 dobbiamo riscontrare che appare lapalissiano che questo giornale online come del resto altri non hanno avuto le pari opportunità e possibilità rispetto ad altri,scelte che sono difficilmente comprensibili.

Il punto è,come del resto per l’organizzazione di altri eventi,ribadiamo che in Sicilia e ad Agrigento si organizza solo con pubblici finanziamenti,quindi soldi del cittadino.Perché c’è poca informazione e perché si alza il muro della trasparenza sol perché,e capita spesso,chi organizza e ha in mano la cassa non segue un iter equanime e di giustizia in epoca di internet e fibra ottica con la velocità di veicolare notizie e informazioni dando la massima pubblicità agli atti amministrativi soprattutto se ci sono in ballo soldi per qualsiasi impegno di spesa che perseguano fini che siano a garanzia di tutti? E’ una domanda che mi faccio e giro all’opinione pubblica.

Strano che questo giornale online è riconosciuto dai colletti bianchi del Parco per dare informazioni sugli accrediti stampa dell’evento e informa giornalmente sulle manifestazioni della kermesse folklorica che questo giornale pubblica proprio per informare e poi non informa urbi et orbi invece sulla campagna pubblicitaria,già lo scorso anno c’erano state strane coincidenze.Ci piacerebbe leggere nel sito istituzionale dell’ente Parco,in quale data e in quale giorno sia stato pubblicato il bando per affidare la pubblicità ai mezzi di informazione,giornali online compresi,cosa che non riusciamo a trovare all’interno del sito istituzionale.

Noi ci chiediamo e chiederemo a chi di dovere se queste procedure hanno rispettato in toto la normativa,ma non tanto perché possiamo sentirci esclusi a differenza di altri che hanno ricevuto la pubblicità,perché una volta e per tutte,che si chiami Sagra o festa del Tataratà si faccia la massima chiarezza nell’interesse di una trasparenza che renda qualsiasi ente pubblico una casa di vetro.

Aspettiamo no determine last minute,ma delle spiegazioni chiare e nette a partire dal Parco e da parte di tutti gli altri enti pubblici,anche perché da troppo tempo le normative il più delle volte si interpretano,più che applicarsi,sembra assurdo ma tanti alti burocrati restano incollati nelle poltrone in barba a tutte le rotazioni o addirittura e non sono casi isolati in terra di Sicilia dopo la pensione continuano a rimanere nel proprio posto di lavoro,alla faccia del Decreto Legislativo 39/2013,per usare un’espressione metaforica la vinavil vince sempre sulle leggi della Repubblica,vuol dire a questo punto che siamo messi male.

Sotto le determine.

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fonte sicilialive24