I castelvetranesi non vogliono votare. Il sondaggio che dimostra il fallimento della politica

l sondaggio realizzato dalla Bg Comunicazioni dice che il 56,4 per cento dei cittadini «alla luce degli ultimi eventi » preferirebbe la proroga del commissariamento mentre il 43,6 per cento vorrebbe scegliere il futuro sindaco. « Questo dato non mi stupisce per niente – dice il commissario Caccamo – perché ho visto un graduale apprezzamento della nostra attività. Io penso che i cittadini sono stanchi di essere presi in giro e di persone che restano nel limbo. Ovviamente noi il 28 aprile concluderemo il nostro incarico».L’indagine si è basata su 700 interviste realizzate in tre giorni e agli intervistati è stato chiesta anche l’intenzione di recarsi alle urne e il 54,9 per cento ha risposto che non andrà a votare. Il 19,8 per cento si è detto indeciso mentre il 25,3 per cento è certo di partecipare.

Il commissario Caccamo di mestiere fa il Vice Prefetto e non il politico.Doveva e poteva gestire l’ordinario e questo ha fatto come amministratore Come Vice prefetto aveva il dovere di denunciare tutto quello che non era legale o che non era in linea con la buona gestione . Di proclami ne ha fatti e auspichiamo anche che abbia inviato a chi di dovere le opprtune relazioni se non denunce dettagliate con nomi e cognomi di chi ha abusato del proprio ruolo per arricchirsi e aiutare amici e parenti. dovute Probabilmente, i cittadini di Castelvetrano preferiscono ancora credere nello Stato attraverso i commissari Castelvetrano è al collasso e ha bisogno di verità e giustizia .

La poca voglia di votare dimostrata dal sondaggio, è un giudizio inconfutabile sullo scetticismo dei castelvetranesi. Dopo anni di proclami sulla gestione comunale e le tante verifiche su quanto fatto almeno negli ultimi 5 anni gestiti da Errante ancora non si conoscono tante responsabilità. Errante, oggi agli arresti domiciliari per reati solo in parte riconducibili alla sua gestione , non ha governato da solo Per 5 anni ha condiviso molte cose con altri. C’è un anello mancante e anche grosso in tutta questa vicenda. Il comune è fallito ed è stato sciolto per mafia nel giugno del 2017. La città distrutta per incvapacità e negligenza di chi ha amministrato. Bene, i cittadini (quelli rimasti) vorrebbero sapere chi sono i responsabili di tutto questo sfascio. Il Circolaccio lo più volte detto e da mesi. : occorre almeno sapere gli esiti della Corte dei Conti sul dissesto prima di votare.

La legge parla chiaro. Non ci sono ad oggi le condizioni per fermare il voto.

Chi è responsabile del fallimento di un comune,oltre alle sanzioni economiche potrebbe avere pene interdittive come :incandidabilità e anche l’impossibilità ad avere incarichi nella pubblica amministrazione per diversi anni da parte dei funzionari

Non sappiamo se ci sono indagini in corso da parte della magistratura ordinaria Oltre all’operazione Artemisia che tocca solo l’ultima parte dell’amministrazione Errante e precisamente dal 2015 in poi. ci potrebbero essere altre inchieste. Sappiamo però, giusto perchè ancora esiste la possibilità del libero pensiero che, Errante, non ha governato da solo  nei suoi 5 anni di mandato

Errante ha gestito il comune con diverse maggioranze .Dal maggio 2012. al gennaio del 2015 con la coalizione che lo ha eletto. Successivamente con l’area di Lo Sciuto e Udc.

I Bilanci comunali, ritenuti viziati da residui fasulli, anche dalla relazione Dagnino non li ha approvati solo lui. I guai finanziari del comune trovano origine già con la relazione Dagnino che viene resa pubblica nel 2014 da alcuni consiglieri contrari ad Errante. Certe scelte gestionali che dal 2016 finiscono nell’operazione Artemisia, lasciano ancora spazio alla sete di giustizia. L’era dell’errantismo che segue la gestione Pompeo , inizia prima dell’accordo con Lo Sciuto. Oltre 40 milioni di Euro di debiti non potevano sorgere solo in un anno e mezzo d’amministrazione . Nel marzo del 2016 arriva l’ex procuratore Messineo e proprio sul bilancio che trova scrive molte cose.Sono atti pubblici e ancora disponibili.

L’operazione Giambalvo viene attivata nel maggio del 2012 come accordi tra Ruggirello e Fli. Si conclama nel luglio del 2014 con il suo insediamento e la forzatura di Errante sulla coalizione che digerisce male la sua volontà. Acidità gastrica che non rompe la maggioranza . Si romperà l’accordo del 2012, nel gennaio del 2015 e non per Giambalvo che era in carcereLa vergogna del suo ritorno a Palazzo Pignatelli è del gennaio del 2016

Insomma, alla giustizia che tutti davvero auspicano, per liberare questa città da chi non merita di sedere a Palazzo Pignatelli mancano diversi passaggi , diversi responsabili e non solo di natura politica.

La gente che è rimasta è stanca e disorientata vuole capire se la colpa è tutta di Errante . Sembra plausibile che ci siano altre responsabilità.

Quello che è accaduto a Castelvetrano non è un semplice commissarimento. Castelvetrano ,oltre ad essere la città di Matteo Messina Denaro è anche la città di tante logge massoniche e con una lunga storia intrisa da perniciosi rapporti tra mafia, imprenditoria e potere politico . l’operazione Artemisia ha sgamatouna loggia ritenuta segreta che sa più di comitato d’affari. C’è solo questo “comitato” in città? Sarebbe interessante saperlo. In ogni caso, il 28 aprile si ritorna al voto , con molti punti oscuri da chiarire e con tante inchieste in sospeso . Chi vive in questo paese da tanti anni sa bene chi è veramente nuovo e chi è lavato con “perlana”. Sa anche chi sta tentando di riciclarsi in modo furbo e chi è davvero scevro da peccati comunali e merita di tornarci. Non è importante solo la patente di ” nuovo”. La maturità di un popolo si misura anche nella capacità di saper scegliere. Se la magistratura non dovesse arrivarci prima a fermare altri furbi, per varie ragioni, il popolo sovrano che adesso sa più cose, eserciti pienamente il suo diritto di votare, senza condizionamenti e obblighi. Attraverso l’urna cacci ,per sempre, certi mercanti dal tempio

Fonte: Repubblica

Il circolaccio