Inchiesta Eolico: indagati diversi dirigenti regionali. Perquisizioni negli uffici dell’assessorato all’Energia

Mafia, corruzione ed eolico, non solo il sottosegretario leghista: tutti i nomi degli indagati per le mazzette alla Regione

Salvini difende il sottosegretario:” E’una persona perbene. Mi auguro che le indagini siano veloci e chiariscano tutto”

Al centro dell’inchiesta un faccendiere nel settore dell’energia in rapporti con un condannato per mafia a Trapani, Vito Nicastri, il re dell’eolico vicino al clan Messina Denaro, che oggi è stato arrestato nuovamente. Nelle intercettazioni si parla di una mazzetta da 30 mila euro per Siri. Che respinge le accuse: “Siamo alla follia”. Dieci gli indagati. I rapporti di Arata con la politica, vecchia e nuova, da Mannino a Miccichè

Questi gli indagati nell’ambito dell’inchiesta dei pm palermitani su un giro di mazzette alla Regione siciliana per progetti relativi alle energie alternative e che vede al centro l’imprenditore alcamese Vito Nicastri, che
sarebbe vicino al boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro, oggi tornato in carcere:

Paolo Franco Arata, 69 anni, professore, consulente della Lega sull’energia ed ex parlamentare di Fi, il figlio Francesco Paolo, 39 anni che si era trasferito da Roma ad Alcamo; Giacomo Causarano, 70 anni;
l’imprenditore Francesco Isca, 59 anni; Angelo Giuseppe Mistretta, 62 anni; Manlio Nicastri, 32 anni, figlio di Vito e Alberto Tinnirello, 61 anni, funzionario regionale, prima al Dipartimento dell’Energia.

Sono accusati a vario titolo di corruzione e intestazione fittizia, Isca risponde di associazione mafiosa. Sono in corso perquisizioni negli uffici regionali.

Uno stralcio di questa inchiesta trasferito a Roma ha portato sotto indagine il sottosegretario leghista Siri

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