Il dopo Europee: “Chi vince e chi ride ma, per i Forestali è sempre sconfitta” !

Messo in cascina il risultato positivo del M5S in Sicilia si attende di capire cosa cambierà per gli isolani. Certamente un risultato avallato dal neo fattore del reddito di cittadinanza ma, che certamente non può bastare ai problemi di tanta gente che chiede un lavoro stabile al posto di un sussidio che non basta ai fabbisogni giornalieri. Dall’altra parte dello stivale, il Salvini ha fatto bottino pieno con consensi che sono aumentati in dismisura e che mette in guardia proprio il suo collega ministro Di Maio da una presa di coscienza reale sulla sconfitta in genere. Tutto questo cambiamento è dovuto al fatto che gli italiani non hanno apprezzato i disguidi e le problematiche che i due leader hanno avuto durante il loro cammino comune , e questo poteva prevedersi visto che “la società” oggigiorno non viene fatta nemmeno con la moglie come si vuol dire, quindi gli effetti duraturi dell’alleanza iniziano a scricchiolare e i proclami in tv e sui media non ha portato il bene nell’Italia che vuole cambiare.
Apprezzabile ciò che si è fatto sin d’ora con alcuni cambiamenti sostanziali dettati da un programma che deve proseguire per altri quattro anni ma , ci si deve sempre confrontare e condividere che bisogna anche chinare il capo quando le condizioni lo richiedono , sempre per un bene comune.
Tornando ai fatti di casa Sicilia, bisogna mettere in atto che il cambiamento deve essere messo in atto anche tra le mura domestiche dei palazzi e nella fattispecie di una Regione Sicilia che poco spazio ha dato alla precarietà, non potendosi giustificare solo con promesse che hanno stancato chi di dovere, così come la riforma del comparto. Se ci si sofferma sul lavoro e su una stabilizzazione mentale e lavorativa, rimane il problema dei lavoratori forestali. “Mettendo in atto che Salvini non è mai stato un alleato dei Forestali – dice Antonio David di ForestaliNews – questa vittoria del leader leghista al Nord non può rallegrare i lavoratori forestali. Ha sempre manifestato un disprezzo globale verso una categoria che si è trovata in mezzo a dei conflitti politici con scambi di voti e promesse non mantenute. Seppur siamo delle vittime, il ministro deve capire che questo sistema ormai logoro deve essere radicalmente cambiato, non certamente smantellato come lui sogna o vorrebbe ma, impiegato in diverse collazioni così come gli operai chiedono”.
Un impiego diverso potrebbe arrivare da una soluzione sostanziale a migliaia di famiglie, visto che quando sente parlare di Forestali, scende sul suo viso una maschera che fa cambiare il suo modo di agire e di pensare. D’altro canto il ministro Di Maio,tenta di sostenere i lavoratori nedi suoi brevi discorsi ma, “non ha preso la patata in mano come precedentemente annunciato in campagna elettorale. Il suo interlocutore regionale Cancelleri ha più volte parlato dei lavoratori forestali come una risorsa, utili per il dissesto e tutto il bla bla bla – continua Antonio David – ma niente di sostanzioso e fattibile si evince da questa situazione. Se aspettiamo che il Governo Regionale attuale mantenga ciò che ha promesso, arriveremo alla vecchiaia in modo sereno ma, penso proprio che questi prezzi non ci siano proprio, visto i tempi non rispettati” .
La realtà senza eccezione di fatti dice che, la politica è sempre stata per pochi “luminari”, mentre il bisogno è di tanti, ma se non si bussa alla porta, difficilmente questa si apre !