L’amante gli alberghi e il “solitario”, ecco come si è difeso Luca Palamara davanti ai magistrati
Ha cercato disperatamente di difendersi, Luca Palamara. Ma ha capito di avere poche possibilità di rialzarsi in piedi. Voleva essere interrogato per spiegare, convincere i suoi colleghi, i sostituti procuratori di Perugia, che non ha mai preso soldi, regali, viaggi. Sperava che i pm scoprissero le carte, approfondissero gli elementi che li avevano convinti del suo coinvolgimento. L’ex membro del Csm in attesa di essere nominato procuratore aggiunto di Roma ha visto in pochi giorni crollare il suo mondo. Era potente, Palamara. Contava e diceva la sua sulle nomine dei vertici degli uffici giudiziari. Tutto questo fino a all’inizio di questa settimana quando è arrivata la perquisizione della Finanza.
Sperava di poter chiarire tutto
Ma il suo è stato un drammatico monologo davanti ai magistrati della Procura di Perugia. Quasi quattro ore per cercare di smontare le accuse contestate nel provvedimento con il quale gli 007 del Gico della Finanza lo hanno perquisito. Muti, i pm di Perugia hanno lasciato che Palamara parlasse.
Continua su https://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/interrogatorio_palamara/