Csm, le manovre per scegliere i procuratori: le intercettazioni dell’incontro dei consiglieri con Lotti, Ferri e Palamara

A inguaiare cinque consiglieri di Palazzo dei Marescialli – quattro si sono già dimessi – è la registrazione dell’incontro con l’ex ministro del Pd imputato nell’inchiesta Consip. La Guardia di Finanza ha depositato al Consiglio superiore le trascrizioni delle intercettazioni operate grazie al trojan installato sul cellulare del pm sotto inchiesta. Quelle intercettazioni sono alla base del provvedimento disciplinare del pg della Cassazione Fulzio 

Luca Lotti arriva quando la mezzanotte è passata da una quarto d’ora circa. La saletta è quella di un hotel romano dove alloggia il collega – come lui deputato del Pd – Cosimo Ferri, l’uomo cerniera tra politica e magistratura. Trova l’ex sottosegretario dei governi Letta, Renzi e Gentiloni con cinque consiglieri del Consiglio superiore della magistratura. Stanno discutendo di nomine, di voti, contano le preferenze per il futuro capo della procura di Roma. Tre consiglieri – Corrado Cartoni, Antonio Lepre e Paolo Criscuoli  – sono iscritti a Magistratura indipendente, la corrente di destra in passato guidata dallo stesso Ferri. Due –  Luigi Spina e Gianluigi Morlini – sono di Unicost, la componente di centro. Tutti insieme valgono dieci voti a Palazzo dei Marescialli: quasi la maggioranza. Con loro anche il leader de facto di Unicost, il pm romano Luca Palamara, ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati e già componente dello stesso Csm. Da qualche mese è indagato dalla procura di Perugia per corruzione e per questo motivo ha il cellulare infettato da un trojan, un virus che trasforma il suo telefono in una microspia ambientale. 

fonte il fattoquotd

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