“Sea Watch”, il no della Corte Europea, l’intervento di Salvini, il silenzio di Olanda e Germania

Dunque, è stato respinto il ricorso presentato da alcuni migranti a bordo della Sea Watch alla Corte europea dei diritti umani al fine di ottenere l’autorizzazione allo sbarco in Italia. In proposito è intervenuto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha commentato: “Anche la Corte Europea di Strasburgo conferma la scelta di ordine, buon senso, legalità e giustizia dell’Italia: porti chiusi ai trafficanti di esseri umani e ai loro complici. Meno partenze, meno sbarchi, meno morti, meno sprechi. Indietro non si torna”. La Corte europea ha comunque raccomandato all’Italia di continuare a fornire tutta l’assistenza necessaria alle persone a bordo della nave in situazione di vulnerabilità a causa dell’età o dello stato di salute. La nave batte bandiera olandese ed è condotta da una organizzazione non governativa tedesca, e da Olanda e Germania, nonostante i solleciti da parte del governo italiano, non è giunta alcuna disponibilità ad accogliere i migranti a bordo.