Sul fenomeno delle aste giudiziarie in provincia di Ragusa da tempo risuonano tanti campanelli d’allarme: anomalie, singolarità, percezione di conflitti d’interesse, ombra di una filiera di interessi speculativi che intervengono nelle procedure. Il tutto favorendo gruppi di “accaparratori”, spesso protetti da un certo andazzo di cose che scoraggia la partecipazione di concorrenti, abbassa quindi il prezzo, si abbatte sui debitori (spesso incolpevoli vittime della crisi) senza soddisfare, ed anzi pregiudicando, lo stesso interesse dei creditori. Perché tutto ciò? Perché i campanelli d’allarme non hanno cambiato lo stato delle cose? Cosa si può fare? Incontro con Fabrizio Licitra, presidente associazione “vittime aste giudiziarie e prezzo vile” e Giovanni Belluardo, debitore esecutato che racconta la sua incredibile storia.
Aste giudiziarie, ombre speculative che nessuno riesce ad allontanare Sul fenomeno delle aste giudiziarie in provincia di Ragusa da tempo risuonano tanti campanelli d’allarme: anomalie, singolarità, percezione di conflitti d’interesse, ombra di una filiera di interessi speculativi che intervengono nelle procedure. Il tutto favorendo gruppi di “accaparratori”, spesso protetti da un certo andazzo di cose che scoraggia la partecipazione di concorrenti, abbassa quindi il prezzo, si abbatte sui debitori (spesso incolpevoli vittime della crisi) senza soddisfare, ed anzi pregiudicando, lo stesso interesse dei creditori. Perché tutto ciò? Perché i campanelli d’allarme non hanno cambiato lo stato delle cose? Cosa si può fare? Incontro con Fabrizio Licitra, presidente associazione “vittime aste giudiziarie e prezzo vile” e Giovanni Belluardo, debitore esecutato che racconta la sua incredibile storia.
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