IL PRESUNTO MAFIOSO ANTONELLO MONTANTE CHIAMA, L’ASSESSORA REGIONALE MARIELLA LO BELLO RISPONDE

Ancora usano e violentano le istituzioni pubbliche per parlare della “zona franca patacca” della legalità. SVERGOGNATI!

Mariella Lo Bello, di professione nota girovaga Assessora regionale a tempo indeterminato, “Testa di Legno” di Giuseppe Catanzaro e del Cavaliere Antonio Calogero Montante, tanto spudorata e incurante finanche del rispetto delle pubbliche istituzioni, ha avuto la sfrontatezza di essersi recata, martedì scorso, nelle stanze della Presidenza della Camera di Commercio di Caltanissetta, di proprietà del Cavaliere Montante, accusato dalla DDA della Procura della Repubblica di Caltanissetta di concorso esterno in associazione mafiosa. Non ha fatto altro che raccontare le solite idiozie, già abbondantemente favoleggiate per tre anni dalla sua Commare, Lady Linda Vancheri, ex Assessore alle attività produttive (meglio conosciuta come la MITICA SEGRETARIA TUTTOFARE del Cavaliere Montante), sul futuro della “zona franca patacca” del Centro Sicilia. Non hanno limite alla decenza, vorrebbero ancora prendere in giro l’intera popolazione nissena con la Superballa della “zona franca patacca”. IMBROGLIONI!

Invece di cacciare via il Cavaliere Montante dalla Camera di Commercio di Caltanissetta, Mariella Lo Bello, martedì scorso, ha riunito, senza alcun ritegno, nell’anticamera della stanza presidenziale del Cavaliere, presso gli uffici camerali, un manipolo di rappresentanti istituzionali, sindacali e delle associazioni di categoria, per STROMBETTARE TONNELLATE DI FESSERIE sulla “zona franca patacca” del “Centro Sicilia”. Un ennesimo INSULTO RIVOLTO AI CITTADINI DELLE PROVINCE DI CALTANISSETTA, ENNA ED AGRIGENTO!

Il 22 gennaio scorso, come ricorderà benissimo Mariella Lo Bello, il Cavaliere Montante è stato raggiunto da un AVVISO DI GARANZIA spiccatogli dalla DDA della Procura della Repubblica di Caltanissetta, per CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA “Per avere concorso nelle attività dell’associazione mafiosa mettendo in modo continuativo a disposizione in particolare di Vincenzo e Paolino Arnone (consigliere e reggente della famiglia mafiosa di Serradifalco, ndr) la propria attività imprenditoriale consentendo al clan di ottenere l’affidamento di lavori e commesse anche a scapito di altri imprenditori, nonché assunzioni di persone segnalate dagli stessi, ricevendone in cambio il sostegno per il conseguimento di incarichi all’interno di enti e associazioni di categoria, la garanzia in ordine allo svolgimento della sua attività imprenditoriale in condizioni di tranquillità, senza ricevere richieste di estorsioni e senza il timore di possibili ripercussioni negative per l’incolumità propria e dei beni aziendali, nonché analoghe garanzie per attività riconducibili a suoi familiari e a terzi a lui legati da stretti rapporti”. Delitto che l’indagato avrebbe commesso a partire dal 1990”.

Inoltre, come ricorderà, sempre benissimo, Mariella Lo Bello, all’alba del succitato giorno, sono stati sguinzagliati, in giro per l’Italia, un centinaio di AGENTI DELLA SQUADRA MOBILE per PERQUISIRE le abitazioni e gli uffici del Cavaliere Montante. Per essere precisi le perquisizioni, come ricorderà, certamente benissimo, Mariella Lo Bello, “sono scattate nelle sedi delle seguenti società: Mediterr Shoch Absorbers (Caltanissetta, Serradifalco e Asti), Gimon (Serradifalco e Castell’Alfero), Hasta Magi Tecnologie (Serradifalco e Asti), Alechia (Caltanissetta), Ap Consulting (Milano).” DECINE DI POLIZIOTTI HANNO PERQUISITO anche la“Camera di Commercio di Caltanissetta, gli uffici palermitani di Confindustria Sicilia e di Unioncamere. Tredici inoltre sono state le abitazioni perquisite, fra la provincia di Caltanissetta e Milano”, Mariella Lo Bello ricorderà, sempre benissimo, che i poliziotti hanno scoperto il BUNKER del Cavaliere Montante (tipico delle suggestive scene di Don Piè di Gomorra), in cui all’interno “vi era un piccolo arsenale, un fucile, una carabina, due pistole con relative munizioni.  Hanno scoperto pure in una delle residenze di Montante“ una camera blindata, realizzata in un’intercapedine ricavata da un muro perimetrale, dove c’era anche una cassaforte con dentro documenti” ; (tonnellate di carte) e dossier ben confezionati che consentivano di utilizzare, evidentemente, l’arma maniacale del ricatto, notoriamente la più amata dal Cavaliere Montante. Converrà, certamente, Mariella Lo Bello, che il Cavaliere Montante era solito ricattare tutti e tutto: amici, conoscenti, malcapitati e nemici. Proverbiale è infatti il suo uso criminale di dossier che sono stati, da sempre, i suoi ‘PEZZI FORTI’. COME E’ ORMAI RISAPUTO, LA SUA ATTIVITA’DI DOSSIERAGGIO CONSISTE(VA) 

NELLA SUA IGNOBILE E CERTOSINA ABITUDINE: QUELLA DI FARE CIRCOLARE FALSITA’, CALUNNIE, TRAGEDIE E MONTATURE DI OGNI GENERE.

Non c’è stato niente da fare, l’ordine di comando del Cavaliere Montante è partito come un razzo: quella gran “Testa di Legno” della Mariella lo Bello, dimenticandosi tutto, ha preso scarpe, penna e borsetta, è saltata a bordo dell’ammiraglia regionale con la sua folkloristica segretaria particolare a tempo indeterminato, Mariagrazia Elena Brandara, e martedì 5 luglio è atterrata sulla pista di Caltanissetta City, direzione Camera di Commercio, conosciuto dai più come l’Ente pubblico di proprietà del Cavaliere Montante.

Stavolta, Mariella & Mariagrazia cosa sono andatE a fare di bello a Caltanissetta City? Di cos’altro ci deliziano Mariella & Mariagrazia? Semplice, facile, sono andate ad eseguire gli ordini del loro “Capo dei Capi”, spaparanzandosi nelle stanze istituzionali della Presidenza della Camera di Commercio e, così, facendo leggere su tutti i muri della Sicilia di essere orgogliosamente condizionati, mani, piedi, scarpe penne e borsette, dal Cavaliere Montante, accusato dalla magistratura di concorso esterno in associazione mafiosa.

Ovviamente, seduta a “tavolino”, appiccicata come un francobollo, quella “scarpa vecchia” di Mariagrazia Elena Brandara, ricordata da tutti e soltanto come la “Perpetua” dell’ex Ministro Calogero Mannino, trombata candidata a Sindaco di Naro, (conosciuta dalle parti di Agrigento con il soprannome di “Crisantema”), cerca-poltrone di professione, onorevole per un Po’ e per Caso (ONOREVOLE DE CHE? NON E’ STATA ELETTA NEANCHE NEL LISTINO, PER QUALCHE MESE HA CAMBIATO ARIA DENTRO IL PARLAMENTO REGIONALE A SEGUITO DELLA MORTE DELL’ON. VINCENZO LEANZA), scatenata ed assai determinata nel commettere una miriade di illeciti ed a favorire i collusi e gli affaristi nelle aree industriali.

La riunione del “tavolino” era coordinata da Totò Pasqualetto, il più noto dei cafoni e maneggioni nisseni, arso di gettoni di presenza e incarichi di ogni tipo, sedicente scrittore di libri imposti agli amici del Cavaliere Montante (costretti ad acquistarne in grandi quantità), sindacalista infedele, mascherato e“mangiatario”, conosciuto a Caltanissetta, e non solo, come il “Sagrestano di Montante”.

Attorno al tavolino, solo per citare  alcuni degli ultimi leccapiedi del Cavaliere Montante, Tarcisio Baniamino Sberna, Presidente di Confartigianato di Caltanissetta e del “Tavolo del Centro Sicilia” (un altro tavolino), una sorta di “mezza calzetta”, ciclista gregario del Cavaliere Montante, soprannominato  “Primo Giullare di Corte”, irrefrenabilmente convinto di essere un personaggione.

Giuseppe Valenza, Vice Presidente della Camera di Commercio e Presidente delGAL “Terre del Nisseno”, conosciuto con il soprannome di “Peppe Pizzino”, tra i più affezionati e per sempre devoto, unitamente alla sua famiglia, al Cavaliere Montante.

Ormai sono in tanti, tra i dipendenti della Camera di Commercio di Caltanissetta, ad aprire bocca ed a raccontare tutto ciò che di stucchevole e di stupefacente hanno visto ed amaramente patito in questi lunghi anni. Martedì scorso, mentre si celebrava la riunione del “tavolino”, diversi dipendenti mugugnavano ad alta voce, insofferenti e ormai intolleranti a subire tanti imbrogli a cielo aperto,  per via dell’ennesimo spettacolo indecente, offerto dai noti leccapiedi del Cavaliere Montante e dal duo “Mariella & Mariagrazia”.

Alcuni hanno voluto raccontarci diversi aneddoti e farci prezioso dono dei citati soprannomi di alcuni cortigiani del Cavaliere Montante che, qualcuno, bontà sua, in questi anni, ha silenziosamente segnato e custodito gelosamente nei propri cassetti.

L’aria che si respira negli uffici della Camera di Commercio di Caltanissetta è davvero sempre più irrespirabile. I dipendenti stentano a credere che, seppure pesantemente inguaiato con la giustizia e sputtanato in tutte le televisioni ed i giornali d’Italia, il Cavaliere Montante ha la FACCIA TOSTA di non dimettersi. Lui, il Cavaliere, che prometteva tuoni e fulmini contro chi aveva rubato anche una mela al supermercato. INACETTABILE!

Si lamentano nei corridoi contro la sfacciataggine del Presidente della Regione, Rosario Crocetta alias SARO IL PALLONARO”, e dell’Assessora Mariella Lo Bello TESTA DI LEGNO”, per non avere fatto nulla, proprio nulla, per cacciare via il Cavaliere Montante dalla Camera di Commercio. In molti dicono che il suo unico salvagente è quello di essere il vero “PADRINO�� di SARO IL PALLONARO, DEL SENATORE DELLA PORTA ACCANTO, BEPPE LUMIA E DI UNA MIRIADE DI POTENTI SI SICILIA, DI OGNI ORDINE E GRADO, E DI DIVERSI ASSESSORI REGIONALI, DI PRIMO E QUINTO PELO; MARIELLA “TESTA DI LEGNO” IN PRIMIS.

Qualcuno ricorda i “summit” e la adunate, dei bei tempi andati, che il Cavaliere Montante teneva presso i suoi uffici, popolati da potenti, sottoposti e trapezisti di ogni tipo e specie. Oppure le entrate in grande stile di Lady Linda Vancheri: quelli erano momenti in cui si fermavano gli orologi. Qualche dipendente racconta come tutti strisciavano ai suoi piedi, annacata, coccolata, allisciata, leccariata, ammirata, temuta da tutti. I dipendenti, in quegli uffici, hanno visto crescere, giorno dopo giorno, l’arrampicatona che ha fatto in poco tempo Lady Linda. Alcuni dipendenti dicono che, in realtà, “Lady Linda è tutt’altro che vera, corretta, onesta e trasparente”.

Ormai non c’è più quasi nessuno che crede a queste favole dice un’esile signora, dipendente della Camera di Commercio. Gli uffici della Presidenza sono presidiati quotidianamente dai soliti “Peppe Pizzino”, dal “Sagrestano di Montante” ed a volte dal “Giullare di Corte”, tutti componenti della Giunta Camerale, dove siede anche la rampantissima e operativissima Ludovica Lattuca, l’inviata speciale di Agrigento, figlia del noto Alessio Lattuca, Vice Presidente della Camera di Commercio di Agrigento, indagato dalle Procure della Repubblica di Palermo e di Catania per le montagne di iscrizioni fasulle che ha presentato nelle realtà camerali della Sicilia, sotto la sigla Euromed Confimpresa, per favorire il Cavaliere Montante in vista delle ulimissime nuove elezioni scaturite dagli accorpamenti. Per capirci, proprio quelle procedure-truffa, per eleggere le governance bloccate da Crocetta e dalla Lo Bello, per fare rimanere seduto nella sua comoda poltrona di Presidente della Camera di Caltanissetta, il Cavaliere Montante, e consentirgli di comandare e condizionare tutte le altre realtà dell’Isola, inclusi gli aeroporti di Catania e Palermo, in cui a governare vi sono per lo più Commissari nominati dalla stessa Lo Bello. PEGGIO DEL GIOCO DELLE TRE CARTE!

Il Cavaliere viene di rado, ad attenderlo qualche noto leccapiedi. Spesso sta ore ed ore chiuso con Giuseppe Catanzaro, il “Re della Munnizza”, dice sempre la brava signora costretta a godersi queste amare sceneggiate.

Tutto ciò è grave e allarma ancora di più la libertà delle istituzioni regionali in cui a tirare le “fila”, nonostante l’insopportabile puzza di MAFIA & SOLDI sono sempre loro: “Lo Bello & Montante Legality Spa”, rappresentati dalla “Lumia & Crocetta Soprano Associati”, spalleggiati dalla famosa “Catanzaro & Munnizza Connection”, dalla sempre verde “Albanese & Consorterie Palermitane Group e altre società cantando.

In molti si chiedono: il sindaco di Caltanissetta, oppure qualsiasi parlamentare della provincia nissena, magari qualche segretario di partito o rappresentante della parti sociali, hanno ancora qualche sussulto di dignità e di spazio di autonomia istituzionale per prendere carta e penna e chiedere pubblicamente al Cavaliere Antonio Calogero Montante di dimettersi e di non farsi più vedere alla Camera di Commercio?

A nessuno interessa che il CAVALIERE ANTONIO CALOGERO MONTANTE, da gennaio scorso, è accusato dalla magistratura di essere stato “impupato” da Cosa Nostra?

A nessuno interessa il decoro ed il futuro della Camera di Commercio di Caltanissetta, la seconda istituzione più importante del territorio?

Tutti zitti, tutti condizionati, tutti scantati?

Diamine, non ci vuole poi così tanto, suvvia, fate un bel respiro e riprendetevi dignità e libertà perdute!

..continua..

di siciliacronaca.it