Piacenza come Caltanisetta?

Il potere mafioso e le istituzioni: Piacenza come Caltanisetta?

Tutto avrei pensato di incontrare leggendo il libro “Il padrino dell’antimafia” di Attilio Bolzoni, giornalista di Repubblica, tranne un riferimento critico all’opera di Camilleri. Per la verità non di pura critica letteraria si tratta, quanto di testimonianze che lo scrittore ha reso almeno in due interventi sulla rinascita che avrebbe rappresentato la cosiddetta rivoluzione siciliana, portata avanti dalla Confindustria di Antonello Montante, paladino dell’antimafia. Il primo intervento è stato l’avere dato copertura culturale ad un’attività inesistente: il nonno di Antonello Montante, Calogero avrebbe costruito biciclette. Una di queste biciclette sarebbe stata usata dal Camilleri, per recarsi da Serradifalco a Porto Empedocle durante il secondo conflitto mondiale, per cercare il padre di cui la famiglia non aveva più notizie. (Leggasi al riguardo “La volata di Calò” di Gaetano Savatteri). Le stesse biciclette, secondo Montante, sarebbero state fornite alla Reale Arma dei Carabinieri e perfino alle nobili Case Reali.