“Firme false”, chieste 14 condanne a Palermo

A Palermo, al palazzo di giustizia, la Procura, a conclusione della requisitoria, ha invocato la condanna, tra 1 anno e 6 mesi fino a 2 anni e 3 mesi, a carico dei 14 imputati nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Firme false”, tutti attivisti ed ex deputati regionali e nazionali dei 5 Stelle e di un cancelliere del tribunale. Oggetto del processo sono le firme presentate nel 2012 a sostegno della lista del Movimento 5 Stelle per le elezioni comunali a Palermo. Agli imputati si contesta, a vario titolo, il reato di falso e di violazione della legge regionale che ha recepito il testo unico in materia elettorale.
Secondo la Procura, durante notte del 3 aprile 2012, al comitato del Movimento 5 Stelle a Palermo furono ricopiate migliaia di firme per provare a rimediare a un banale errore relativo al luogo di nascita di un sottoscrittore. Accortisi dello sbaglio, temendo di non riuscire a presentare in tempo la lista del Movimento 5 Stelle per le Comunali, dovendo recuperare le sottoscrizioni una a una, si sarebbe provveduto a ricopiarle. Le firme false sarebbero state autenticate dal cancelliere.