Aldo Piazza: “Bene la visita del Governatore Musumeci nella nostra provincia,adesso aspettiamo una netta accelerazione dei lavori per mettere in sicurezza il territorio”

 

 

Aldo Piazza,candidato Sindaco di Agrigento alle prossime amministrative della primavera 2020 interviene dopo la visita del Governatore della Regione Siciliana Nello Musumeci in provincia.

“Accogliamo con benevolenza la presenza del Presidente Musumeci ad Agrigento e provincia,prima Sciacca,poi Licata e adesso il capoluogo sulle problematiche che trasversalmente ma anche omogeneamente insistono pesantemente sul nostro territorio.

Siamo in una fase delicata che negli ultimi anni ha visto la provincia agrigentina subire di tutto:dalle frane,alle alluvioni,a forti azioni di dissesto idrogeologico e della fascia costiera non ultimo lo sgretolamento di Scala dei Turchi e il danneggiamento del porticciolo turistico di San Leone,oltre a una sorta di via crucis per quanto concerne la viabilità primaria e secondaria che ha indebolito un  tessuto socio-economico,già molto provato,adesso le visite di uomini del governo nazionale e regionale devono avere un seguito concreto e veloce per ridare slancio a una parte della Sicilia,quella agrigentina che non può più attendere ritardi,pastoie burocratiche e contenziosi infiniti.

Oltre tutto gli stessi edifici pubblici e regionali hanno bisogno di un adeguamento deciso che vanno dal carcere Petrusa,all’edilizia scolastica,alla messa in sicurezza del centro storico delle nostre città.

Agrigento e gli agrigentini aspettano da troppo tempo risultati e siamo alle porte dei 2600 anni dalla nascita della città dei templi,ecco perché si deve invertire la rotta con un nuovo modo di fare politica,dove la squadra e gente libera che c’è e va assolutamente inclusa e valorizzata,saranno latori di un processo di snellimento ed efficientamento che parta dall’ente locale con una rigenerazione politico-amministrativa e arrivi al cuore pulsante della città che sono i cittadini da tempo immemore stanchi e alienati da una politica e da amministratori arroccati sul cocuzzolo di una montagna e distonici con la realtà circostante.”