Gli Agnelli si riprendono La Stampa e comprano Repubblica per 102 milioni di Euro

Dopo un cda fiume, la finanziaria Exor acquista dai De Benedetti il 43,78% del gruppo Espresso e ne assume il controllo

Ritorno in grande stile per gli Agnelli nel mondo dell’editoria. Dopo che per anni l’avvocato è stato il ‘dominus’ del Corriere della Sera, con una partecipazione in Rcs ceduta definitivamente solo nel 2016, e dopo una cessione di fatto de La Stampa proprio al gruppo Espresso, Exor – la finanziaria di famiglia – si compra l’intera Gedi, riprendendosi così il quotidiano torinese ma anche La Repubblica, l’Espresso e le redditizie radio, fra cui Deejay.

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Dopo un cda fiume lungo tutta la giornata e dopo gli scontri fra Carlo De Benedetti e i figli, a cui ha ceduto da tempo il controllo delle società di famiglia, Cir ha accettato la proposta di John Elkann, che ha messo sul piatto oltre 100 milioni per la quota di controllo della società, che – assieme a quella già detenuta – lo porta oltre il 50% di uno dei principali gruppi editoriali italiani. Exor, che già detiene un’importante quota dell’Economist, torna a giocare un ruolo da protagonista anche nell’editoria italiana.

Il gruppo, che lancerà un’opa a 46 centesimi per azione su Gedi, lo stesso prezzo pagato a Cir, non intende procedere a spezzatini ma valorizzare le varie attività dell’azienda e puntare con decisione sul digitale. “Con questa operazione ci impegniamo in un progetto imprenditoriale rigoroso, per accompagnare Gedi ad affrontare le sfide del futuro. Oltre a portare l’esperienza maturata nel settore, anche a livello internazionale, Exor assicurerà la stabilità necessaria per accelerare le trasformazioni sul piano tecnologico e organizzativo. Siamo convinti che il giornalismo di qualità ha un grande futuro, se saprà coniugare autorevolezza, professionalità e indipendenza con le esigenze dei lettori, di oggi e di domani”, ha detto John Elkann dopo l’operazione. Cir, da parte sua, reinvestirà nella nuova società che la famiglia Agnelli creerà per lanciare l’opa e ne acquisterà un 5%.

“Dopo quasi 30 anni durante i quali siamo stati azionisti di controllo della Società, desidero esprimere il più vivo ringraziamento a tutte le donne e gli uomini che hanno condiviso questo lungo percorso, che ha visto il gruppo contraddistinguersi sempre per la qualità del proprio giornalismo, per la capacità di innovazione e per la lungimiranza ed efficacia della gestione, che gli hanno consentito di divenire il primo editore di quotidiani in Italia, il leader nell’informazione digitale, uno dei più importanti editori nel settore radiofonico e di affrontare con capacità di anticipazione e incisività la lunga crisi del settore. Passiamo il testimone ad un azionista di primissimo livello, che da più di due anni partecipa alla vita della Società, che conosce l’editoria e le sue sfide, che in essa ha già investito in anni recenti e che anche grazie alla propria proiezione internazionale saprà sostenere il gruppo nel processo di trasformazione digitale in cui esso, come tutto il settore, è immerso”, ha spiegato Rodolfo De Benedetti.

 

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