Vedremo sulla questione rifiuti – discariche -Ato, i sindaci del PD in provincia di Enna cosa e come agiranno.

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Crisafulli contro il Pd che non c’è

Devastanti le bordate che il Barone rosso dell’Ennese, al secolo Mirello Crisafulli, ha lanciato contro il suo partito, il Pd, bocciando su tutti i fronti la linea Zingaretti e chiedendo le dimissioni del capogruppo all’Ars Giuseppe Lupo. Lo ha fatto nella sede istituzionale più importante per un partito, il congresso provinciale celebrato, venerdì sera, dopo ben cinque anni di profondo “Renzi-Faraone.” Una stagione, che a parere dell’ex senatore, prima ha distrutto il partito: “In molte zone d’Italia è inesistente. Ad Enna teniamo ma con grandi sacrifici”, e poi ha distrutto la Regione. Crisafulli non ha sottaciuto che tutti i protagonisti di quella stagione sono adesso indagati e qualcuno anche in manette. Nel fare poi riferimento al sen. Lumia, gran regista della presidenza della Regione affidata a Rosario Crocetta, inframezzando una battuta delle sue ha toccato….ferro. Ma il pezzo forte se lo è riservato per il partito nazionale “che non c’è. Che sta in un governo dove non dovrebbe stare”. Ha sottolineato di essere per le elezioni anticipate e di non aver mai gradito il connubio con i 5 Stelle ribadendo con forza la mancanza di protagonismo politico del Pd dentro l’esecutivo Conte. Rispetto lo stesso non perdona una deficienza programmatica forte: “Nessuno parla del Mezzogiorno e dire che abbiamo il ministro di Caltanissetta”. Se questo è lo scenario di riferimento la classe dirigente del Pd ennese che conta tanti sindaci deve “agganciare le proposte di sviluppo che ci passano davanti, siano esse australiane o cinesi”. E invece ricorda che a Palermo o Roma vengono sottoscritti piani immediatamente dimenticati subito dopo la firma. Crisafulli registra un elettroencefalogramma piatto sull’attività piddina dentro il governo nazionale e dello stesso tenore è il giudizio sul partito: “Non c’è proposta, non c’è azione. E un Pd che non si rivolge ai giovani con soluzioni di prospettiva. Non alimentiamo speranze”. L’assoluta inefficacia di proposte politiche di valore sarebbe il terreno fertile per la nascita di movimenti di base: “Saluto con grande piacere la nascita delle Sardine ma stanno occupando un terreno che doveva essere del Pd”. A parere del Barone rosso non ci sono neppure segnali di ripresa grazie ad una classe dirigente che dovrebbe andare a casa: “Hanno voluto il tesseramento on line assolutamente impersonale quando invece prima era un momento di conoscenza, dialogo, partecipazione”. Ancora più duro sulla presenza piddina all’Ars: “La prima cosa da fare, cambiare il capogruppo. Non c’è un individuo buono per tutte le stagioni”. E sull’attività dei parlamentari regionali: “Assolutamente impalpabile”. Il dito che punta la platea rafforza l’attacco: “Che qualcuno mi indicasse un solo disegno di legge qualificante proposto dal Pd. Niente”. Stessa musica sul partito in Sicilia: “Stiamo scomparendo in tante realtà. Ho proposto al commissario regionale una grande iniziativa pubblica per tornare a far dialogare il nostro modo di far politica e le forze attive regionali. Ebbene sono riusciti ad organizzare un incontro a Roma tra partito e gruppo all’Ars”. Per tirare le somme Crisafulli ha descritto uno scenario fatto di macerie e poco propenso a scommettersi per il futuro: “Noi ad Enna però, faremo caparbiamente la nostra parte”.

Paolo Di Marco