Coronavirus, due morti in Italia. Salgono a 46 i casi accertati.

Due vittime, un caso a Torino, 46 in Lombardia e 12 in Veneto. Sono questi, al momento, i numeri del coronavirus in Italia. Il secondo caso di decesso che potrebbe essere legato al Covid-19, a quanto apprende l’Adnkronos da fonti qualificate, è una donna di Casalpusterlengo: aveva 77 anni e viveva da sola. Da quanto trapela, la donna non avrebbe saputo di essere ammalata ed è deceduta in casa. Il tampone sarebbe stato fatto dopo la sua morte. “L’anziana è risultata positiva ma le cause non sono ancora note” dice l’assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera, aggiungendo che “aveva una serie di patologie”.

“Post mortem il tampone è risultato positivo. Non è ancora stata effettuata l’autopsia o gli altri esami e non sappiamo se sia morta a causa del coronavirus o per altre situazioni. In ogni caso la annoveriamo come caso di decesso per coronavirus”.

I casi in Lombardia sono saliti a 46, fa sapere il governatore lombardo Attilio Fontana. E in Veneto sono 12 i casi accertati di coronavirus.

PIEMONTE – E c’è un caso anche a Torino: si tratta di un uomo di una quarantina di anni che per ragioni di lavoro va e viene dalla Lombardia: le sue condizioni sono buone. La decisione di sottoporsi a controllo è arrivata dopo aver scoperto che persone con cui era stato in contatto erano state interessate da controlli. Il test è stato eseguito all’Amedeo di Savoia. “Oggi emergenze non ce ne sono, oggi c’è una situazione per cui 15 casi in Piemonte sono in corso di accertamento, riguardano diverse province, quindi non sono localizzate in un’unica città” ha detto intanto il presidente del Piemonte, Alberto Cirio. “C’è un caso accertato di coronavirus che è ricoverato attualmente all’Amedeo di Savoia, è un cittadino italiano 40enne di Torino che ha contratto il virus per contratto il virus per rapporti con il ceppo lombardo che già conosciamo” ha aggiunto Cirio. “Quello che abbiamo fatto e stiamo facendo con il Servizio di igiene pubblica è isolare i rapporti personali, familiari e lavorativi che questo soggetto ha avuto in modo da restringere il cerchio in modo che la situazione sia controllata”.

CONTROLLI A VASTO – Una ragazza di 17 anni, che ha riferito di essere di ritorno da Padova, dove ha trascorso un soggiorno dal 3 al 16 febbraio, si è presentata spontaneamente, accompagnata da un familiare con mezzi propri e non in ambulanza, nel primo pomeriggio al pronto soccorso dell’ospedale di Lanciano, accusando tosse e febbre. Lo comunica la Regione Abruzzo. A scopo precauzionale, i sanitari ne hanno disposto il trasferimento all’ospedale di Vasto, dove sarà trattenuta in isolamento nel reparto di malattie infettive in attesa dei risultati del tampone per il Covid 19 (i campioni sono stati inviati al laboratorio di riferimento di Pescara) che dovrebbero arrivare nel corso della nottata. Le sue condizioni generali non destano preoccupazione e non presenta particolari problemi respiratori.

 

LOMBARDIA – In Lombardia “non c’è nessuna pandemia“: “Non ci sono motivazioni per adottare misure di alcun tipo nel resto della Regione. Oggi non c’è motivazione scientifica per adottare misure analoghe” a quelle applicate nel lodigiano “in altri territori” della Regione, sottolinea poi l’assessore Gallera. Sono 250 i tamponi processati in Lombardia per verificare nuovi casi di coronavirus e, “data la contagiosità del virus, il numero dei positivi potrebbe aumentare“.

Fonte ADN Kronos