CICLO DEI RIFIUTI IN SICILIA: L’ANTIMAFIA REGIONALE VOTA LA RELAZIONE CONCLUSIVA

Claudio Fava ha convocato, per la mattinata di mercoledì 15 aprile, la Commissione Regionale Antimafia per approvare la relazione conclusiva relativa all’inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Nel corso di una conferenza stampa verranno illustrati i contenuti di quanto emerso nel corso di mesi di audizioni, di raccolta di dati, documenti ed informazioni, riguardo ad uno sporco ‘affaire’ del valore di parecchi miliardi di euro. È stata l’illegale gestione dei rifiuti, infatti, a contribuire in maniera determinante ad inquinare non solo l’ambiente, ma anche le Istituzioni regionali e statali. Istituzioni fortemente condizionate dalle lobby politico-affaristico-mafiose che si sono arricchite gestendo, in maniera illegale, delle mega discariche, nonché l’intero ciclo dei rifiuti; creando una vera e propria montagna di debiti che hanno provocato il fallimento economico di centinaia di Comuni siciliani, oltre che un esorbitante ed ingiustificato aumento delle tariffe della tassa sui rifiuti, che ha strangolato tutte quante le famiglie e le imprese siciliane. Su questo sfascio, che ha anche mietuto numerose vittime sacrificali, ossia tutti quei Comuni che si sono ribellati a questo sistema di potere mafioso che ruota attorno al ciclo dei rifiuti, ha puntanto l’attenzione la Commissione Regionale Antimafia. In questo caso ci riferiamo, ad esempio, ai sospetti scioglimenti per mafia dei Comuni di Siculiana, nell’Agrigentino o Scicli nel Ragusano, dove sono stati favoriti degli ingenti ed illegali interessi politici ed affaristici della lobby confindustriale che faceva capo ad Antonello Montante, già condannato a 14 anni di reclusione perché ritenuto il capo di un’associazione a delinquere, dedita alla corruzione ed allo spionaggio.