Torna in servizio l’appuntato scelto Giuseppe Barcellona

Dopo un’odissea durata oltre un anno, finalmente un primo punto per mettere fine al linciaggio mediatico al quale è stato sottoposto l’appuntato scelto Giuseppe Barcellona in servizio a Castelvetrano, arrestato il 16 aprile 2019 nell’ambito di un’inchiesta su presunte fughe di notizie in merito a indagini relative al boss latitante Matteo Messina Denaro, che portò anche all’arresto dell’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino e del tenente colonnello Marco Alfio Zappalà, allora in servizio alla Dia di Caltanissetta.

Secondo l’accusa, Barcellona, che a Castelvetrano si occupava della trascrizione di intercettazioni effettuate nell’ambito delle ricerche condotte per arrivare alla cattura del superlatitante, avrebbe trasmesso al colonnello Zappalà lo stralcio di una intercettazione che poi l’ufficiale avrebbe a sua volta girato all’ex sindaco di Castelvetrano. Una vicenda tutta da chiarire e per la quale sono in corso ancora i processi che, stando alle più recenti testimonianze, offrono un quadro ben diverso da quanto pubblicato dalla stampa.

Per quella vicenda, la stampa li aveva ignominiosamente definiti “Le Talpe di Matteo Messina Denaro”.

Ricostruzioni fantasiose in danno dell’appuntato Barcellona, conosciuto e stimato tanto dai cittadini di Castelvetrano quanto da colleghi e superiori che non gli hanno fatto mancare la loro vicinanza in questa triste circostanza, consapevoli del fatto che in nessun caso l’appuntato si sarebbe macchiato del crimine del quale lo accusava qualche giornale e non certo la procura che pure aveva condotto le indagini contestando la rivelazione di segreto d’ufficio e quella di accesso abusivo al sistema informatico (rimase poi solo quella di accesso abusivo al sistema informatico) e giammai di essere un informatore del superlatitante.

https://ilcircolaccio.it/2020/05/28/castelvetrano-torna-in-servizio-lappuntato-scelto-giuseppe-barcellona/