Gli investimenti nella Sanità

L DOCUMENTO DELLA DIA

Alla luce degli ambiti sociali ed economici su cui si sono concentrati gli interessi delle diverse organizzazioni mafiose, si riportano, di seguito, le aree che si ritiene possano manifestare il più alto profilo di rischio di infiltrazione criminale, al termine dell’emergenza sanitaria: ordine pubblico: le organizzazioni criminali hanno tutto l’interesse a fomentare episodi di intolleranza urbana, strumentalizzando la situazione di disagio per trasformarlo in protesta sociale, specie al Sud.
Parallelamente, le organizzazioni si stanno proponendo come welfare alternativo a quello statale, offrendo generi di prima necessità e sussidi di carattere economico. Si tratta di un vero e proprio investimento sul consenso sociale, che se da un lato fa crescere la “rispettabilità” del mafioso sul territorio, dall’altro genera un credito, da riscuotere, ad esempio, come “pacchetti di voti” in occasione delle elezioni; istituti penitenziari: l’emergenza coronavirus, associata al noto stato di sovraffollamento delle carceri, ha creato un forte allarmismo nella popolazione carceraria, con conseguenti rivolte.
Un eventuale ampliamento della platea dei soggetti che potrebbero beneficiare del braccialetto elettronico, se da un lato decongestionerebbe gli istituti penitenziari, dall’altro consentirebbe a molti detenuti di ristabilire contatti con l’esterno; lavoro irregolare: il blocco di tutte le attività economiche ritenute non indispensabili, genera un’enorme disponibilità di manodopera, che sebbene irregolare, veniva comunque prima impiegata in settori leciti, come ad esempio l’edilizia.
Venendo fortemente compressa l’economa del sommerso, si genera un ulteriore bacino di reclutamento da cui le mafie possono attingere manodopera a basso costo da impiegare nelle attività illegali, come ad esempio lo spaccio di stupefacenti e il contrabbando. Anche in questo caso, oltre al ritorno economico che ne deriva, le organizzazioni alimentano consenso sociale sul territorio, proponendosi come “datori di lavoro”; settore sanitario: la semplificazione delle procedure di affidamento, in molti casi legate a situazioni di necessità ed urgenza, potrebbero favorire l’infiltrazione delle organizzazioni criminali negli apparati amministrativi, specie di quelli connessi al settore sanitario.
Un polo di interesse che ha portato, nel 2019, al commissariamento per infiltrazioni mafiose dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria e di quella di Catanzaro. In proposito, la massiccia immissione sul mercato di dispositivi sanitari e di protezione individuale, in molti casi considerati “infetti” dopo l’utilizzo in ambienti a rischio, pone un problema di smaltimento di rifiuti speciali, settore notoriamente d’interesse della criminalità organizzata.
Sono prevedibili, pertanto, importanti investimenti nelle società operanti nel “ciclo della sanità”, siano esse coinvolte nella produzione di dispositivi medici (mascherine, respiratori, ecc) nella distribuzione, non ultime le farmacie, che nello smaltimento dei rifiuti speciali e nella sanificazione ambientale.
Non è, infine, da trascurare il fenomeno della contraffazione dei prodotti sanitari e dei farmaci.

 

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