Un piano di contrasto contro il crimine

IL DOCUMENTO DELLA DIA

Per far fronte al forte rischio di espansione delle mafie e di occupazione di interi settori economici è necessario sin d’ora, ad emergenza sanitaria ancora in atto, intercettare le mosse strategiche delle holding criminali, per orientare correttamente le azioni di prevenzione e contrasto delle Forze di polizia e, più in generale, delle Istituzioni.
È necessario, pertanto, proteggere i settori sociali ed economici più a rischio, strutturando un piano d’azione immediato che tuteli (da scalate ostili e da operazioni societarie poco trasparenti, e quindi anche dagli eventuali attacchi di capitali mafiosi che potrebbero arrivare anche dall’estero) settori di rilievo strategico, come quello sanitario, turistico, delle costruzioni e dell’agroalimentare, nella consapevolezza che una risposta a cessata emergenza potrebbe risultare inefficace e tardiva.
In questo senso, i provvedimenti governativi di rafforzamento del c.d. “Golden power” rappresentano un positivo passo in avanti.
Occorre quindi procedere verso misure di protezione finanziaria che possano contenere lo shock sociale ed economico generale.
In primo luogo è necessario impedire alle mafie di acquisire, in questo momento di crisi, il consenso della popolazione locale proponendosi come welfare alternativo, in grado di offrire rapidamente sussidi, generi alimentari e assistenza.
Le Istituzioni devono adottare ogni iniziativa in favore dei cittadini e dei piccoli imprenditori che, in un momento di limitazioni, non riescono a far fronte alle spese ordinarie, sia mediante i canonici strumenti di assistenzialismo, che attraverso nuovi istituti di protezione sociale, come la sospensione dei termini di pagamento delle imposte o la previsione, per le piccole imprese, di una procedura semplificata di accesso al credito a tassi agevolati o di forme di garanzia dei crediti da parte dello Stato.
La garanzia dello Stato rappresenta, infatti, l’unica alternativa al rischio di prestiti elargiti dalle organizzazioni criminali anche a tassi non usurari, ma comunque finalizzati alla futura acquisizione delle attività commerciali.
Allo stesso tempo è opportuno procedere ad un’attenta valutazione dei settori in cui una possibile deregulation degli affidamenti pubblici sia ammissibile – se non addirittura auspicabile – e di quelli in cui risulti invece necessario mantenere saldo il presidio dei controlli antimafia.
Due interessi che vanno contemperati, per trovare il giusto equilibrio tra il rapido ed effettivo impiego delle risorse e la necessità di preservare da possibili infiltrazioni i settori economici di maggiore interesse per le mafie: una sfida molto rilevante per verificare il grado di affidabilità dello Stato e delle sue Istituzioni.
Al superamento dell’emergenza sanitaria è opportuno avviare un’azione di prevenzione e controllo antimafia finalizzata al:
Monitoraggio delle attività economiche
Il settore sanitario è quello più esposto in questo momento e rispetto al quale è stato programmato, proprio in conseguenza dell’emergenza coronavirus, un consistente piano di investimenti. Questi, oltre che all’assunzione di ulteriore personale medico e infermieristico, serviranno per migliorare il servizio sanitario nazionale sotto il profilo infrastrutturale e delle forniture di prodotti.
A ciò conseguirà un aumento consistente degli affidamenti pubblici, che richiede un’adeguata azione di monitoraggio antimafia.

Fonte mafie blog autore repubblica