Vertice a Lampedusa, “liberato”l’hotspot, verrà ristrutturato. I migranti solo su navi

Si è svolta oggi nella sede dell’Aeronautica Militare di Lampedusa, una riunione per una disamina aggiornata della situazione dell’accoglienza dei migranti sull’isola di Lampedusa. All’incontro, presieduto dal Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, Prefetto Michele di Bari, hanno preso parte
anche il Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, il Sindaco di Lampedusa, Salvatore
Martello, il Prefetto Daniela Parisi, il Prefetto Michela Lattarulo, i vertici provinciali delle
Forze di Polizia, nonché qualificati rappresentanti della Capitaneria di Porto, del Dipartimento
regionale di Protezione civile, dell’ASP, di USMAF, Croce Rossa Italiana, Invitalia e Agenzia
delle Dogane.
Nell’occasione si è dato atto del completamento, nella mattinata odierna, delle
operazioni di imbarco sulla nave “Rhapsody” nonché del trasferimento sulla ulteriore nave
“Adriatico” di tutti i restanti migranti, ospitati presso l’Hotspot e nella “Casa della fraternità”.
E’ stata, inoltre, affrontata la problematica connessa ai lavori di riqualificazione
dell’Hotspot, ad opera di Invitalia, la quale ha illustrato le attività in essere per il
completamento del II° lotto e confermato l’avvio dei lavori del III lotto entro la fine del
corrente mese che, in considerazione dell’assenza di migranti presso il Centro, consentirà di
accelerare le attività già programmate.
Tra le opere da eseguire nell’ambito di quest’ultimo lotto la priorità sarà data ai lavori di
rifacimento e consolidamento della recinzione della struttura in questione.
E’ stato altresì reso noto che nell’eventualità dovessero approdare, in un prossimo
futuro, altri migranti sull’isola di Lampedusa, al fine di agevolare i lavori in corso, sarà resa
disponibile nei prossimi giorni a Lampedusa una ulteriore nave per consentire, ove possibile, il
trasbordo dei migranti giunti sull’isola dal molo Favaloro direttamente sulla nave quarantena.
Al fine di meglio definire le attività connesse agli aspetti sanitari, che risultano essere di
fondamentale importanza per adattare l’Hotspot alle esigenze di contenimento del COVID-19 e
per velocizzare, altresì, le operazioni di collocamento dei predetti migranti, Il Capo
Dipartimento ha invitato le autorità sanitarie regionali e locali, laddove necessario in sinergia
con i medici dell’USMAF, a fornire specifiche indicazioni sugli interventi necessari e tempi di
esecuzione degli accertamenti sanitari.