I fascicoli ripescati a Palermo

Il fascicolo della Squadra Mobile

Pur composto da numerosi faldoni, nel sottofascicolo intestato “pista ENI” vi sono solamente pochi atti. E’ stato acquisito:
un appunto manoscritto e verbale dattiloscritto relativi alle dichiarazioni del libraio Flavio Flaccovio, dei quali si è già detto […].
un appunto dattiloscritto datato 9/5/74, a firma di Boris Giuliano, contenente, fra l’altro, la seguente notizia: “Il G.I. Istruttore il giorno 10 maggio alle ore 09,30 interrogherà Maniscalco Maria – via Villa Grazia 322 – in relazione alla circostanza della “busta gialla” in possesso del De Mauro il pomeriggio del 16 settembre 1970.  Appare indicativo che “la circostanza della busta gialla” sia data per conosciuta: conteneva forse i documenti su Mattei? La polizia riteneva di si, come risulta da un appunto tratto dall’analogo fascicolo dei carabinieri e indicato al successivo [paragrafo].

Da tale fascicolo sono stati inoltre acquisiti i seguenti atti, significativi nell’ambito della pista “ENI/Mattei”:

appunto dattiloscritto, verosimilmente predisposto da Giuliano, datato 20.9.1970, contenente una sommaria descrizione dell’evento, dei propositi investigativi e degli accertamenti eseguiti fino a tale data. Al foglio 3° si legge: “Allo stato sembra da escludere: – che il De Mauro stesse conducendo una qualsiasi inchiesta giornalistica sulla mafia o su singoli mafiosi. In proposito da oltre quattro mesi egli era stato destinato all’incarico di capo dei servizi sportivi regionali.  – che vi fosse qualche mafioso che in seguito o a causa dell’attività professionale del De Mauro avesse subito particolare danno o pregiudizio con conseguente sorgere di odio … – che il fatto possa essere riconducibile a vicende sentimentali extraconiugali o a situazioni economico-finanziarie di natura familiare”;

Il fascicolo dei Carabinieri

Sebbene i Carabinieri non si fossero interessati della ricerca che De Mauro aveva svolto su Mattei, si erano comunque tenuti informati sull’attività della Polizia in tale ambito. Dal fascicolo sulle indagini esperite dai carabinieri, sono stati rinvenuti ed acquisiti i seguenti documenti:

tre appunti manoscritti dal capitano Giuseppe RUSSO. Nel primo è scritto: “Ufficio Politico – cerca pure un plico a detta dei De Mauro ove forse aveva documenti – (ENI – MATTEI ?) – VERZOTTO ex segretario di Mattei e partigiano con lui.  B. 25/9/70”.  L’interpretazione di tale appunto appare semplice: Bruno Contrada (?) il 25/9/70  aveva  riferito a  Russo  che l’ufficio politico stava cercando  una  busta contenente dei documenti, forse su Mattei e l’ENI; Verzotto era stato associato a tale notizia. Il   “plico “  cercato   dalla   polizia potrebbe essere proprio il copione  di  cui ha riferito Verzotto;
appunto dattiloscritto datato 16 ottobre 1970 (tre giorni prima dell’arresto di Buttafuoco), contenente informazioni sull’operato della polizia (nell’ambito della pista ENI/Mattei), nonché diversi altri appunti, sempre riguardanti l’attività della polizia, tutti rilevanti perché conducenti a Vito Guarrasi quale possibile mandante nel sequestro De Mauro: di tali documenti si riferirà nel successivo  [paragrafo].

I fascicoli della questura di Palermo

Solo in data 29 ottobre 1998, dopo che Contrada ha riferito delle “indagini parallele” svolte dall’ufficio politico nell’ambito della pista ENI/Mattei, a seguito di mirata ricerca sono stati acquisiti dalla questura di Palermo i cinque fascicoli dei quali si è già detto.
Tali fascicoli sono rilevanti perché dimostrano l’esistenza dell’inchiesta parallela e perché contengono alcuni riscontri importanti e dei quali si dirà nell’ambito dei rispettivi paragrafi di interesse.

Fonte mafie blog autore repubblica