Io personalmente ne avevo scritto sei mesi fa, in un pezzo (“Il senso di Ventura Mary per Paolo Borrometi”) nel quale avevo rilevato una inedita fenomenologia culturale: in quell’antro infernale denominato Facebook, le prese di posizione del presidente della commissione antimafia regionale Claudio Fava, rilanciate da un avvocato di Scicli a nome Bartolo Iacono, erano sostenute con gioia sconfinante nel tripudio (e nell’odio, pericoloso e sguaiato, verso Paolo Borrometi) da parenti e amici di mafiosi di Vittoria.
IL PARADOSSO DEL BOSS ATTANASIO CHE PLAUDE ALL’ ANTIMAFIA DI FAVA