Poste Italiane, fallita la “rapina” del Sindaco De Luca (Messina): “Per miracolo sono stati svincolati i 10 milioni illecitamente bloccati, adesso via ai cantieri”

seguito della preannunciata occupazione da parte del Sindaco De Luca della sede provinciale di Poste Italiane a Messina, in segno di protesta contro il blocco di oltre 10 milioni di euro destinati all’Azienda Meridionale Acque Messina (AMAM), alle ore 15:15 è stato comunicato dall’azienda postale che le sono svincolate le somme.

“Dopo aver fatto ricorso alle vie istituzionali, con due esposti alla Procura per la trattenuta delle somme in violazione di legge, prendo atto della rapidità dell’evoluzione che si è registrata ieri, a seguito della mia preannunciata ‘rapina’ a Poste Italiane, sia a mezzo stampa che social. Di fatto, a distanza di 3 ore dalla pubblicazione di un post sulla mia pagina Facebook istituzionale, ci è stato comunicato lo sblocco del conto corrente mediante una mail di Poste Italiane. Il danno che è derivato dal blocco illecito è stato economico, a causa dell’impossibilità di far fronte ai creditori e fornitori, ma soprattutto ambientale e sociale a causa dell’impossibilità ad avviare con rapidità i cantieri relativi alle infrastrutture di cui ai bandi Masterplan, risultano tutti già appaltati ed aggiudicati. Grazie allo svincolo delle somme, tali cantieri oggi potranno finalmente partire”. Lo afferma il Sindaco di Messina, Cateno De Luca.

“Mi spiace che per ottenere quando ci spetta di diritto – conclude il Primo cittadino – occorre ricorrere sempre a rappresaglie istituzionali o prese di posizioni anche forti. Questo denota le falle di un sistema che se in passato era tacitamente accettato, adesso non lo è più”.