Popolo della famiglia: Lettera aperta a Maurizio Marrone

Lettera aperta a Maurizio Marrone

Carissimo Maurizio,

a nome di tutto il Popolo della Famiglia del Piemonte, voglio esprimere la nostra solidarietà e vicinanza a te nella battaglia a difesa della VITA.

Siamo in una crisi economica epocale, accompagnata da dati ISTAT negativi per quanto riguarda la percentuale di nascite, negativa rispetto ai decessi, e non abbiamo certo bisogno della pillola RU486, bensì di proposte concrete per rilanciare l’economia e incentivare le nascite.

I figli sono la nostra ricchezza, non un peso di cui liberarsi

Facciamo nostro questo slogan e rilanciamo, Fratelli d’Italia insieme al Popolo della Famiglia, a livello regionale, la campagna sul REDDITO DI MATERNITA’, proposta di legge già depositata dal PDF in Parlamento, per dare 1000 euro al mese alla donna italiana che decide di crescere il proprio bambino, non avendo alcun altro reddito, per i primi otto anni. In questo modo daremo un sostegno vero alla maternità, cosa che tanti altri Stati europei fanno già, e una risposta economicamente concreta alla piaga dell’aborto.

Tutti siamo stati individui dal momento in cui siamo stati concepiti e oggi ci siamo perché le nostre mamme non hanno assunto nessuna pillola e hanno detto sì alla VITA. Non lasciamoci prendere dalla paura, la soluzione all’aborto c’è. Si può partorire nell’anonimato e poi dare il bimbo in adozione piuttosto che arrivare a mettere in pericolo la nostra e l’altrui vita. Molti mi potranno dire che non tutte le donne sono coraggiose come le nostre mamme e che, per svariati motivi, non se la sentono di affrontare una gravidanza. A queste donne tutto il mio rispetto, ma altrettanto a quei bambini che non hanno chiesto a nessuno di venire concepiti e di cui nessuno difende il diritto a nascere.

In questo momento così delicato, in cui le famiglie, le imprese, gli artigiani, i commercianti hanno bisogno del nostro sostegno concreto, trovo vergognoso occuparsi di altro (forse la pancia di alcuni signori è piena) e puntare l’attenzione su un farmaco che non è una caramella. Come si può pensare di lasciare le donne e le minorenni sole a dover prendere decisioni importanti di cui porteranno il segno per tutta la vita?

Perché proprio nel periodo del Coronavirus si sta spingendo così tanto per la diffusione e la vendita della RU486? Un proverbio dice che “prevenire è meglio che curare”, e allora perché non si parla di prevenzione anziché far passare la convinzione che si può fare tutto, tanto, male che vada, prendi la pillola e risolvi tutto in un attimo? Le leggi fanno costume e noi ci teniamo alla cultura e alle informazioni da dare ai nostri ragazzi.

A tutte le femministe che in nome della legge hanno manifestato perché anche in Piemonte sia data la pillola liberamente in farmacia e non nei consultori o nei day hospital, vorrei far presente che la salute è un bene prezioso e va tutelato. Non cascateci, non è una semplice compressa, le case farmaceutiche fanno i loro affari sulla pelle delle donne e dei bambini. Come donna e mamma mi sento offesa dal ministro Speranza che, in pieno periodo di Lockdown, ha pensato di lasciare le donne sempre più sole, anziché impiegare tutto il personale sanitario per le emergenze in atto.

Il Popolo della Famiglia Ti ringrazia per aver voluto offrire a tutte le donne una maggiore tutela della propria salute e si augura che vorrai prendere in considerazione la proposta del Reddito di Maternità che non limiterebbe alcun diritto di scelta delle donne, ma offrirebbe una libertà in più

Se i vostri compagni di viaggio della Lega vi hanno lasciati soli in questa battaglia, sappiate che il PDF è accanto a voi e lo sarà per sempre come baluardo dei Principi Non Negoziabili. Nessuno potrà sostenere di difendere i diritti delle donne fino a quando si ledono quelli dei bambini indifesi.

Ogni vita è un dono prezioso da tutelare e mai uno scarto.

Con stima,

Pianezza 4 novembre 2020

Lucianella Presta

Popolo della Famiglia-Piemonte