Bellissimo ritratto di Leonardo Sciascia su Il Riformista.
Riporto alcuni passaggi di una sua risalente intervista che sembra essere stata rilasciata oggi.
“Il punto è: se si vogliono sospendere alcune garanzie costituzionali è meglio che lo si dica. Il fatto stesso che tante sentenze della magistratura vengano annullate significa che non c’è stato, nel giudicare, il rispetto per la forma, e nel diritto la forma è sostanza. È meglio allora essere chiari e dire: queste forme del diritto, queste garanzie costituzionali sono momentaneamente sospese. Se invece si deve scavare sotto i principi, in deroga a questi, allora il danno è incalcolabile per tutto il paese.
[…] Penso che i maxi-processi non siano proprio un’attuazione del diritto. Dicendolo in termini spiccioli: come fa un giudice, come fa un giurato a ricordare 600 facce, 600 casi, quando è in camera di consiglio? Quanto alle polemiche sul ruolo del magistrato, io penso che Corrado Carnevale abbia ragione, il giudice deve limitarsi a giudicare. Quella di combattere la mafia è un’astrazione, perché se il magistrato nel rispetto delle garanzie, fa un buon lavoro, ottiene un risultato, ecco che questo alla fi ne è lotta alla mafia. Quella di combattere i fenomeni è più sociologia che diritto. […] Dico la mia, ma cosa ci posso fare se ogni volta che avanzo una critica vengo sospettato di essere favorevole ai terroristi piuttosto che ai mafiosi? ”
A tal proposito…