Conte è impaziente, la crisi non si sblocca: “Lavoro per la solidità del governo”

Si dice impaziente, Giuseppe Conte. Di ripartire, di dare a questa legislatura delle priorità, di assolvere il suo incarico di capo di governo con “disciplina e onore”. Il Presidente del Consiglio affida ai social, a Facebook, un messaggio indirizzato a tutti e a nessuno. Agli italiani, forse, alla sua maggioranza, più probabilmente. Si legge “sto lavorando anche a rafforzare la coesione delle forze di maggioranza e la solidità della squadra di governo”. Sarà quindi rimpasto?

Intanto stasera alle 22:00 si terrà una riunione tra deputati e senatori di Italia Viva, il partito di Matteo Renzi che ha portato la crisi a Palazzo Chigi avanzando perplessità e proposte sia sul Recovery Plan che sull’utilizzo del Mes, oltre che su altri temi. Nulla di fatto, anzi animi tesi, ieri dopo il vertice di maggioranza. I renziani hanno lamentato di non aver avuto accesso al testo. Il capo delegazione del Partito Democratico al governo Dario Franceschini, ministro della Cultura, ha scritto su Twitter: “Credo bastino un po’ di buonsenso e di buona volontà per evitare una crisi di governo in piena pandemia. Martedì mandiamo il Recovery in Parlamento e subito, come ha proposto Nicola Zingaretti, avviamo un confronto nella maggioranza per un patto programmatico di legislatura”.

La prossima settimana arriverà in Consiglio dei Ministri il Plan “nella sua bozza aggiornata” insieme con lo scostamento di bilancio. Nella nota diffusa da Conte anche la vaccinazione anti-covid e le misure di sostegno per la crisi. Il governo comunque scricchiola

 

Conte è impaziente, la crisi non si sblocca: “Lavoro per la solidità del governo”