L’AVV. DACQUI’ all’udienza del 29-10-2019 dice testualmente:
«Montante era di casa al Palazzo di Giustizia di Caltanissetta. Diciamo che molte stanze del Palazzo di Giustizia ancora profumano di Montante, quasi tutto il gotha della Magistratura nissena ha avuto rapporti con Montante. Non sto svelando chissà
quale mistero; è noto a tutti. Mentre gli Avvocati, noi
Avvocati, facevamo l’anticamera per essere ricevuti dai
vertici della Magistratura, Montante era venerato al
Palazzo di Giustizia di Caltanissetta.»

Il teste Nicolò MARINO (ex P.M. a Caltanissetta ed ex assessore regionale) all’udienza del 09-07-2020 così si è espresso:
«…
in quel periodo tutto quello che riguardava Montante era
in qualche modo tabù, nel senso che era diffusa anche nelle
Forze dell’Ordine, e in parte nella magistratura, sicuramente
nella cittadinanza nissena, una grande preoccupazione per
tutto quello che riguardava Montante, perché tutti dicevano
che aveva rapporti con i magistrati, che se ti mettevi contro
Montante potevi avere delle conseguenze negative, questo
clima era il clima diciamo ordinario, senza voler parlare
delle voci correnti del pubblico, cosa che non potrei fare,
ma certamente era, diciamo, una constatazione quotidiana
nell’interloquire con avvocati, con magistrati e con
appartenenti alle forze dell’ordine. Più ancora con gli
appartenenti alle forze dell’ordine.»