A Castelvetrano si “usa” profanare le tombe per intimorire. Un segnale inquietante che sa di cordardia

Nei giorni scorsi è stata profanata la tomba del suocero del comandante della Polizia Urbana , Marcello Caradonna, Responsabile anche della X Direzione Organizzativa. La tomba è del padre della moglie di Caradonna, la dott.ssa Morici , funzionario comunale.

Un fatto grave, esecrabile che , oltre alla sentita condanna e viva solidarietà nei confronti della famiglia Caradonna, apre diversi interrogativi sul clima che si vive a Castelvetrano. Le indagini sono in corso. Occorre capire se è stato il gesto di un balordo o di qualche “personaggio” mafiosetto che intende mettere paura. Il metodo del danneggiamento e dell’ intimidazione vigliacca comunque sa di mafia. Sono metodi tristemente conosciuti. Nell’attesa dell’esito investigativo, occorre ricordare che non è la prima volta che a Castelvetrano si tocchino le tombe per mandare strani messaggi intimidatori. Qualche anno fa , venne profanata anche la tomba di Lorenzo Cimarosa, parente dei Messina Denaro , collaboratore di Giustizia e padre di Giuseppe.

Ancora una volta, qualcuno usa il cimitero per mandare messaggi. Roba da medioevo. Un gesto che dimostra che a Castelvetrano ci sono in giro soggetti che ancora si nutrono di questo vergognoso modus operandi. Profanare una tomba è da gente senza anima. I morti non si toccano. I dubbi sul grave gesto dei giorni scorsi non sono pochi. Marcello Caradonna è presente da molti anni nella vita ammnistrativa cittadina. Già nel 2005 fu Comandante dei Vigili Urbani con il sindaco Pompeo. Nel corso degli anni, ha avuto diversi incarichi. Anche la moglie, dott.ssa Morici ,ha rivestito diverse funzioni comunali. Conosciuto in città anche per il suo impegno politico. Fu anche consigliere comunale e assessore nella giunta Bongiorno. Politicamente figlio d’arte. Suo padre ,Benito, fu consigliere comunale della DC per molti anni, con diversi incarichi politici. Perchè profanare la tomba del suocero? Che significato voleva avere questo vile gesto? Saranno le indagini a dare una risposta. Purtroppo a Castelvetrano la codardia e il fare mafioso continuano ad avere seguaci