Procura di Roma : la guerra tra le toghe continua. Prestipino bocciato dal CDS
ADESSO IL CSM DOVREBBE SCEGLIERE TRA VIOLA E LO VOI
Il Consiglio di Stato boccia gli appelli di Prestipino e Csm sulla nomina del procuratore di Roma
Le due sentenze depositate oggi respingono gli appelli contro la sentenza del Tar del Lazio che il 16 febbraio scorso aveva accolto il ricorso del pg di Firenze Marcello Viola, contro la nomina deliberata dal Csm il 4 marzo 2020
La delibera con cui il Consiglio Superiore della Magistratura ha stroncato le ambizioni romane del procuratore generale di Firenze è illegittima.
Il magistrato Marcello Viola è stato escluso immotivatamente dalla corsa al vertice della procura di Roma. Dopo il Tar del Lazio dello scorso 16 febbraio, arriva anche il responso del Consiglio di Stato: gli appelli presentati dal Csm e dal procuratore di Roma Michele Prestipino sono stati respinti.
Procura Roma, su nomina Prestipino il Csm impugna la sentenza del Tar
Secondo la decisione depositata questa mattina la delibera con cui il Csm ha approvato la nomina di Prestipino al vertice della procura di Roma sarebbe illegittima per due ordini di motivi.
Il primo: la Quinta Commissione del Csm, secondo i giudici, ha escluso immotivatamente Viola ritornando sulle sue precedenti determinazioni. In altre parole, in un primo momento Viola era stato inserito tra i papabili per ricoprire il ruolo di procuratore capo della Capitale. Dopo lo scandalo Palamara però la prima rosa di nomi è stata cassata, secondo il Consiglio di Stato immotivatamente.
Il secondo motivo entra nel merito: il Csm, nel valutare i magistrati Marcello Viola e Michele Prestipino, avrebbe comparato in maniera illegittime le rispettive attitudini, non considerando i ruoli dei due concorrenti. Prestipino era infatti un procuratore aggiunto, il vertice del magistrati dell’Antimafia della Capitale. Mentre Viola ricopriva e ricopre ancora l’incarico di procuratore generale di Firenze.
Adesso la palla passa al Csm, che dovrà esprimersi nuovamente sulla nomina di Prestipino e l’adottata esclusione di Viola. La quinta commissione dovrà dunque rivalutare i candidati ed elaborare una nuova proposta tenendo conto delle recenti sentenza del Consiglio di Stato.
Altro passaggio importante avverrà il prossimo 13 maggio, quando verrà trattata la domanda di sospensione presenta da Prestipino contro l’altra sentenza del Tar che aveva accolto un altro ricorso, quello presentato dal procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi.
Fonte :Repubblica