Intercettazioni fuori controllo. Tecniche di ingiustizia tutta italiana a favore dei Pm

Intercettazioni: mezzi di ricerca delle prove che dovrebbe essere utile per la ricerca della verità o per individuare soggetti che commettono reati. Nessuno può pensare di abolirle. Il punto è un altro. Negli ultimi anni , l’uso di questo mezzo investigativo è stato spesso usato con abuso e senza il controllo di chi dovrebbe tutelare i diritti della difesa. Pure gli avvocati finiti nel tritacarne. In alcune procure si facevano intercettazioni con la complicità degli inquirenti non regolari
La legge:L’autorizzazione a procedere con l’intercettazione è concessa con decreto motivato soltanto se ci sono gravi indizi di reato in relazione alla persona intercettata, e se l’intercettazione stessa è assolutamente indispensabile per la prosecuzione delle indagini.

Spesso non si è rispettato il Codice Etico.

La libertà di informare e «il diritto alla verità», basato sulla rilevanza sociale dei contenuti delle intercettazioni, vanno tutelati, ma a dover essere protetta è anche la persona intercettata. Invece, qualche investigatore o Pm affamato da carrierismo ha volutamente sfruttato le debolezze legislative delle intercettazioni. Chi ha usato male le intercettazioni sa bene che, sono pochissimi gli accusati, che si possono permettere di andare a leggere i brogliacci originali e i relativi audio. Immaginate quanto costerebbe prendere un’avvocato e metterlo a leggere migliaia di pagine di intercettazioni relative ad un procedimento per contestualizzare o capire tutti i passaggi al fine della prova di reato., Forse Berlusconi o lo potrebbe fare. Quindi, oltre al problema della gestione tecnica da parte delle autorità vi è un problema di diritti della difesa. Chi sa questo ha giocato molto sulla capacità di suggestionare l’opinione pubblica e gli stessi giudici con gli stralci dei verbali , prima inviati ai giornalisti e poi dopo mesi fatti leggere anche agli avvocati. Il massimo godimento per chi ama questo metodo avviene quando si fanno le operazioni a strascico. Quelle operazioni dove arrestano 15 o 20 persone per mafia o altro. Attenzione, non è difficile finire nel tritacarne. Basta avere avuto delle telefonate ,magari di semplice lavoro con qualcuno di questi personaggi e se chi ascolta non è attento, la tua vita potrebbe essere distrutta. Ci vogliono anni prima di poter capire cpsa ha capito o ha voluto capire chi ascoltava le telefonate

Diritto all’informazione e tutela della persona
Il punto di partenza è la sacralità del diritto di informazione e della tutela, sempre e in ogni caso, della dignità della persona. Ma la soluzione deve passare da un nuovo modo di valutare gli illeciti disciplinari. Non si può fare quello che si vuole senza controllo
Una dichiarazione di intenti che ha aperto la strada al partenariato tra Cnf e Ordine dei giornalisti. L’idea di Mascherin è di mettere a disposizione l’avvocatura «per fare formazione su come costruire un capo di imputazione e come strutturare un procedimento disciplinare».

Contro il linguaggio d’odio
È importante teorizzare strumenti in grado di eliminare questi veleni che poco servono alla ricerca della verità Un tema che rimanda alla campagna contro il linguaggio d’odio, voluta da molti .Ma la strada contro gli abusi riguarda, soprattutto, la garanzia di una «reazione disciplinare forte», un “codice rosso” che renda prioritaria la trattazione di certi abusi, specie quando seriali.

Nel giudizio abbreviato ad esempio, è utilizzabile la trascrizione/traduzione di intercettazioni di conversazioni
depositata successivamente all’ammissione, ma prima del giudizio, poiché la prova processualmente utilizzabile è costituita dai nastri registrati, non già dalla loro trascrizione, che costituisce operazione puramente rappresentativa in forma grafica del contenuto della prova già acquisita attraverso la registrazione fonica; d’altro canto, anche l’attività di traduzione non presenta carattere additivo o manipolativo rispetto alla fonte probatoria originaria.