Il boss impartiva ordini con i pizzini che poi ingoiava, “Ampio fenomeno delle estorsioni”

A Caltanissetta era nato un nuovo gruppo legato a Cosa nostra che si autofinanziava con spaccio di droga ed estorsioni. È quanto emerge dal blitz ‘La bella vita’ della squadra mobile che, coordinata dalla Dda nissena, ha arrestato sette persone. Tra loro anche quello che è indicato come l’attuale reggente di Cosa nostra a Caltanissetta, il 43enne Carmelo Bontempo.

Lo stupore del capomafia sulle indagini

La squadra mobile di Caltanissetta ha anche registrato lo stupore del capomafia, che si è ritrovato indagato nonostante le accortezze impiegate, come spostarsi per chilometri per parlare di persona con i suoi sodali o ricevere pizzini che poi ingoiava. “Dopo tanti anni riprendiamo a parlare di mafia a Caltanissetta. Forse a qualcuno sembrava fosse un porto franco, invece non è così. Ci sono personaggi che hanno ripristinato quello che era un vero e proprio ordine mafioso, con un principio di mutua assistenza tra i sodali in libertà e quelli ancora in carcere”. Lo ha detto il procuratore facente funzioni di Caltanissetta Gabriele Paci durante la conferenza stampa sull’operazione.

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