Mafia: blitz contro clan palermitano, 11 misure cautelari

I Carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare a carico di 11 persone indagate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, detenzione di stupefacenti, favoreggiamento personale e tentata estorsione con l’aggravante del metodo mafioso. 9 in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 1 con obbligo di dimora nel Comune di residenza.
Sono tutti presunti componenti della famiglia mafiosa di Torretta, in provincia di Palermo, da sempre con solidi legami con la mafia di New York. Le indagini sono coordinate dalla Procura antimafia di Palermo e ruotano intorno al mandamento di Passo di Rigano e alla famiglia mafiosa di Torretta, ritenuta roccaforte mafiosa alleata dei cosiddetti ‘scappati’, ovvero i mafiosi della fazione sconfitta dai corleonesi di Totò Riina al termine della seconda guerra di mafia, e costretti all’esilio negli Stati Uniti. Un ruolo di rilievo nel clan lo avrebbe avuto Raffaele Di Maggio, figlio dello storico esponente mafioso Giuseppe Di Maggio, morto nel gennaio 2019. Fedelissimi del boss sarebbero Ignazio Antonino Mannino, Calogero Badalamenti, a cui sarebbe stato affidato il controllo sul territorio di Bellolampo, Lorenzo Di Maggio, scarcerato nell’agosto del 2017 e sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Carini, Calogero Caruso, ritenuto al vertice della ‘famiglia’, il nipote Filippo Gambino e Calogero Christian Zito.