Mucci, Sgb: “Le ditte Rti, la politica e l’amministrazione. Il mancato coraggio di dire basta”

Le inadempienze contrattuali del raggruppamento temporaneo d’imprese capofila ISEDA, relativamente al servizio di spazzamento, raccolta e conferimento in discarica dei rifiuti sono sotto gli occhi attoniti dei favaresi e degli agrigentini. Dopo le proteste delle mamme favaresi e soprattutto dopo che sono passati in maniera soft le criticità rilevate (come se nulla fosse accaduto) nessun politico ha espresso rabbia e rammarico. Nessun politico – a parte la nota dell’On. Di Caro – ha avuto il coraggio di mettere nero su bianco la “GRANDE SCHIFEZZA” che attanaglia Favara. Nessun politico ha espresso, durante la campagna elettorale appena iniziata, la propria solidarietà, il proprio appoggio, il proprio interessamento alla GRANDE VERTENZA DELLA MUNNIZZA DI FAVARA. Eppure, durante gli incontri, dove si sono prospettati grandi scenari futuristici per Favara, il fetore dei rifiuti passava sotto il loro naso. RTI capofila ISEDA dal canto suo non ha mai ammesso la disorganizzazione totale. Guai ad ammetterlo, specialmente dopo il rinnovato vertice organizzativo. RTI ha solo lamentato – soltanto ora – l’impossibilità del conferimento in discarica. Per gli stipendi dei lavoratori ? ”poi si vede”, la speranza è ultima a morire. Politici – Regione – RTI – Sindaca – ASP – hanno determinato uno stato di incertezza, di confusione, facendo trasparire un solo colpevole: “I favaresi” rei –Tutti ?  di non avere pagato la tassa sui rifiuti. Colpevoli di tutto.