Il corrimano …

Ora, onestamente, vi sembra giusto che una persona qualunque, si debba far carico di chiedere a tutti quanti, anche quelli che non conosce, di firmare una petizione, su un ausilio (corrimano) e che debba spedire centinaia di mail a ministri, associazioni, uffici, media, politici, amministrazioni comunali e regionali, parlando di turismo accessibile e di abbattimento delle barriere architettoniche, che loro dovrebbero promuovere, cercando di spiegargli l’utilità e la semplicità dell’ausilio, sia da un punto di vista pratico di montaggio, sia da un punto di vista di applicazione in termini di legge e di ordinanze…

Sapete perché lo faccio?

Perché da quando mi fu chiesto, da alcuni clienti dello stabilimento balneare che gestisco, di trovare un modo per risalire dall’acqua, io provando ad accontentarli, ho scoperto di aver perfezionato una vecchia pratica, ma probabilmente per colpa del mio ego o del mio altruismo, mi sono fatto un’altra domanda…

Perché limitarlo allo stabilimento che gestisco?

Non si può non condividere un aiuto, ecco perché ho deciso di

non brevettarlo, ma di prestare l’idea a tutti coloro che possono inserirlo tra i servizi utili di uno stabilimento balneare o una di una spiaggia libera, per aiutare ancora più persone che per l’età o per disabilità o per infortunio, ne hanno bisogno.

Però, sinceramente, non so se ce la farò a farlo “debuttare” su altri lidi, non ho idea di quante firme occorrano per farlo prendere in considerazione, nessuno risponde alle mail, ho avuto il ringraziamento del presidente della repubblica, ed è una bella soddisfazione, anche se a me, con tutto il rispetto, ha dato molta più soddisfazione il ringraziamento di coloro che uscendo dall’acqua, hanno usato il corrimano trovandolo utile…

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