“Ravanusa”, da domani l’incidente probatorio

Domani a Ravanusa inizia l’incidente probatorio nel luogo della strage dello scorso 11 dicembre: le precisazioni del procuratore Patronaggio e la reazione di Italgas.

Domani, martedì 4 gennaio, magistrati della Procura della Repubblica di Agrigento con il supporto di periti, poi dirigenti e tecnici di Italgas con propri difensori ed eventualmente consulenti di parte, e poi altri esperti tecnici tra Vigili del fuoco e Protezione civile, saranno a Ravanusa, in via Trilussa, nel luogo della strage dell’11 dicembre scorso che ha provocato la morte di nove persone. Inizierà domani il cosiddetto “Incidente probatorio”, ovvero si radunano tutte le parti in causa per garantire il contraddittorio tra tutte le parti, e, innanzi ad un elemento di prova che potrebbe deteriorarsi nel tempo, si cristallizza la prova, ovvero la si definisce e si acquisisce subito agli atti dell’inchiesta, prima che si deteriori e non sia più utilizzabile a fine di prova processuale. Ecco perché si tratta di un atto irripetibile, perché prima o poi, quando l’area sarà dissequestrata, saranno rimosse le macerie, saranno riparate le tubature del gas, e l’acquisizione della prova di reato, in tal caso l’omicidio e il disastro colposi, non sarà più ripetibile. E quindi la si “cristallizza”, da domani in poi. Ed ecco perché la Procura di Agrigento ha avvisato, notificando l’avviso di garanzia, coloro che si ritengono utili e irrinunciabili al fine della cristallizzazione della prova, ovvero potenziali indagati, ossia i dirigenti e i tecnici di Italgas. Avvisandoli li si è invitati a nominare un avvocato difensore, e insieme a lui a partecipare all’incidente probatorio. Ed ecco perché il Procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, a scanso di equivoci colpevolizzanti, ha precisato che i 10 avvisi di garanzia sono stati un atto dovuto. E lo ha ribadito dopo la risonanza mediatica della notizia in ambito nazionale, scrivendo: “In relazione alle notizie uscite sulle maggiori agenzie di stampa e sulle testate on line di diversi quotidiani, in ordine al disastro di Ravanusa, la Procura della Repubblica di Agrigento, nel confermare l’invio di 10 avvisi di garanzia nei confronti di dirigenti e tecnici della società Italgas Reti, precisa che gli avvisi sono stati notificati unicamente a garanzia dei possibili indagati dovendosi svolgere accertamenti tecnici irripetibili sui luoghi, sulle reti e sui materiali degli impianti di distribuzione del metano. Il collegio peritale, in particolare, coordinato dal Procuratore aggiunto Salvatore Vella, effettuerà operazioni di scavo, di campionamento di terre di scavo, analisi visive e strumentali, a partire dal 4 gennaio 2022. Ulteriori notizie, nel rispetto del segreto investigativo e a garanzia della privacy degli indagati, perdurando la rilevanza pubblica dei fatti, saranno fornite in prosieguo unicamente con comunicati ufficiali di quest’Ufficio secondo la nuova normativa vigente”. E a stretto giro di posta, Italgas è intervenuta così: “Italgas Reti informa che, nell’ambito delle indagini volte ad accertare le cause del tragico incidente accaduto lo scorso 11 dicembre a Ravanusa, alcuni suoi dipendenti sono stati raggiunti da avvisi di garanzia notificati dal Tribunale di Agrigento. Gli avvisi si rendevano necessari al fine di poter effettuare nel contraddittorio delle parti accertamenti tecnici non ripetibili, che si svolgeranno nei prossimi giorni per ricostruire la dinamica degli eventi La società, nel prendere atto di tali provvedimenti, conferma la massima collaborazione nel corso delle prossime attività a supporto agli inquirenti, come ha fatto fin dall’inizio”.

teleacras angelo ruoppolo