Quirinale, Salvini vede Draghi. Poi Letta e Conte. Leader della Lega: ‘Lavoro per presidente donna’

Sta per finire con un nulla di fatto anche la sesta votazione. La trattativa si riapre per il settimo voto, domani alle 9,30.

Il leader della Lega Salvini si è incontrato con il premier Draghi e poi ha visto il leader dem Letta e quello del M5s Conte alla Camera.

Piovono dal centrosinistra le accuse di irresponsabilità per aver mandato al massacro la seconda carica dello Stato e ora si ricomincia con riunioni, contatti e telefonate.

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Ma se già era chiaro ieri oggi nessuno ha più dubbi: le prove di forza non funzionano con un Parlamento spaccato come una mela.

IL FILM DELLA GIORNATA

Dopo l’insuccesso della candidatura di Elisabetta Casellati, il centrodestra si astiene nella sesta votazione per eleggere il presidente della Repubblica e M5s, Pd, Leu e Iv votano scheda bianca. Si va dunque verso un altro scrutinio a vuoto. Nella quinta votazione, la presidente del Senato ha ottenuto 382 voti, 123 meno del quorum. Una sessantina i franchi tiratori nel centrodestra, mentre il centrosinistra si è astenuto. Voti sono andati a Mattarella 46, Di Matteo 38, Berlusconi 8, Tajani e Cartabia 7, Casini 6, Draghi 3, Belloni 2.

“Fratelli d’Italia, anche alla quinta votazione, si conferma come partito granitico e leale. Anche la Lega tiene. Non così per altri. C’è chi in questa elezione, dall’inizio ha apertamente lavorato per impedire la storica elezione di un presidente di centrodestra. Le decine di milioni di italiani che credono in noi non meritano di essere trattati così. Occorre prenderne atto, e ne parlerò con Matteo Salvini, per sapere cosa ne pensa”. Così il leader di FdI, Giorgia Meloni.

ansa